Quando il cucciolo viene allattato dalla madre riceve una forma temporanea di immunità contro le malattie principali proprio mediante il latte materno.
E poi che succede?
Purtroppo, la protezione determinata dal latte materno non è infinita (sarebbe molto bello, no?).
Dunque, quel che accade a breve distanza dalla prima nutrizione del latte materno è la necessità di sopperire all’esaurimento dell’efficacia di questa protezione naturale.
Proviamo a riassumere.
Per circa 24-48 ore dopo la nascita, l’intestino del cucciolo permette l’assorbimento degli anticorpi ottenuti tramite il latte materno direttamente nel flusso sanguigno.
Si tratta di una utile mano per le prime settimane di vita del cucciolo. Tuttavia, tale supporto a un certo punto viene meno e il cucciolo deve essere in grado di produrre da solo anticorpi di lunga durata.
Come fare?
È a questo scopo che si utilizzano le vaccinazioni.
Considerato che non è dato sapere quando un singolo cucciolo perderà l’immunità, i veterinari procedono con la somministrazione di una serie di vaccinazioni incrociando le dita: si spera infatti, che alcune delle vaccinazioni ricadano nella finestra temporale in cui il cucciolo ha perso l’immunità del latte materno, ma non è ancora stato esposto alle patologie.
Ecco dunque spiegato il motivo delle molteplici vaccinazioni.
Una singola dose, anche se efficace, può non essere in grado di stimolare l’immunità a lungo termine. È dunque necessaria una seconda vaccinazione o ulteriori richiami.
Molto dipenderà dalla natura della malattia da cui ci si vuole difendere attraverso le vaccinazioni.
In ogni caso, speriamo che le righe di cui sopra ti siano sufficienti per comprendere perché spesso i cani vengano sottoposti a più cicli di vaccinazioni: una sola non basta e, pertanto, c’è bisogno di un richiamo periodico, per rinforzare la produzione di anticorpi contro le malattie più comuni e pericolose per i nostri amici animali.
Altra domanda che ci si dovrebbe porre è: per quale motivo non ci si fanno tanti scrupoli per le vaccinazioni degli animali?
Ci si affida alla scienza per evitare che il cane prenda anche solo le malattie derivanti dalle zecche, si rispettano tutte le profilassi con gli antiparassitari e ci si fida ad occhi chiusi che siano sicuri e testati per loro, ma non si fa altrettanto con gli esseri umani?
Un mistero che resterà aperto.
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