Guardie zoofile sottraggono due cani a due differenti padroni nel giro di 24 ore. Ma è scattata la denuncia. Perché?
Abbiamo già parlato di quanto sia importante il legame tra cane e padrone, specialmente quando i due vivono in condizioni particolari.
Sono tanti, ad esempio, i senza tetto che si adottano dei cani randagi per affrontare insieme la solitudine e la difficile vita di strada.
In un precedente articolo abbiamo anche affrontato il caso di un clochard che dovendo scontare una pena detentiva ha dovuto separarsi dal suo cane, il che ha provocato una forte pena per entrambi.
Da lì è nato un progetto per far sì che i detenuti possano incontrare i loro animali in carcere.
Questa volta invece, è successa una cosa ancora più inaspettata ma ugualmente dolorosa per i cani e per i propri compagni umani.
Il fatto si è svolto a Genova, dove delle guardie zoofile hanno sottratto a due clochard i loro amici a quattro zampe nel giro di 24 ore.
Il motivo del sequestro, secondo la guardia zoofila, sarebbe un presunto maltrattamento dei cani.
Lo scenario è quello di Sampierdarena dove un ex cuoco sardo si è visto strappare dalle mani il suo Bregungia, un cane di ben 17 anni cardiopatico.
In quel momento l’uomo stava accompagnando a morire il suo amico di una vita in Sardegna, questo per esaudire un desiderio della mamma morta da anni e molto affezionata al cane.
Prima della partenza, una guardia zoofila ha sottratto il cane, che poi è morto da solo in una clinica poche ore dopo.
Il padrone, preso dalla disperazione e dal dolore ha subito chiesto che venga fatta giustizia per questa vicenda.
In merito lo stesso ha dichiarato: “Il mio cane era la mia vita, era cardiopatico e curato, ogni giorno lo portavo a fare una flebo dal veterinario, il mio desiderio era solo arrivare in Sardegna per seppellirlo accanto a mia mamma e mia nonna”.
Un caso analogo è poi successo a Pegli dove una guadai zoofila ha sottratto il cane di un altro clochard, adducendo il motivo che il cane fosse in realtà un randagio, cosa non vera.
Infatti, fortunatamente, l’animale gli è stato poi restituito e la guardia denunciata dai carabinieri.
In merito l’uomo ha dichiarato a Primocanale: “Vivevo facendo il cuoco in Svizzera, con il covid ho perso il lavoro di cuoco e sono andato in difficoltà, sapevo che il mio cane era alla fine dei suoi giorni per questo sono venuto Genova dove sono da gennaio in attesa di racimolare i soldi per il viaggio in nave. Ero tutto pronto, tutti conoscendo la mia storia mi aiutavano, guardie zoofile, veterinari, dipendenti del market, poi all’improvviso è arrivata quella donna e mi ha strappato il cane e me l’ha portato via, e così Bregungia è morto… ora voglio giustizia”.
La giustizia farà il suo corso e sicuramente verranno a galla le responsabilità degli “addetti ai lavori”. Resta comunque sconcertante che nel giro di poche ore due uomini abbiano ricevuto un trattamento del genere che ha provocato in entrambi non poco dolore.
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