Qual è la temperatura ideale dei gatti per stare caldi? Ecco l’incredibile meccanismo che si scatena nel loro corpo per combattere il freddo
I gatti, insieme ai cani, sono gli animali domestici per eccellenza: sono presenti in numerose abitazioni dei loro umani e, nonostante la loro indole estremamente indipendente e schiva, riescono ad essere sempre di ottima compagnia. Sai che, però, anche loro hanno delle esigenze specifiche in fatto di resistenza alle temperature più rigide?
Moltissime persone, tra cui anche stessi proprietari di felini, ritengono erroneamente che, essendo loro muniti di una folta pelliccia, tendono a soffrire poco il freddo o di non necessitare di un particolare trattamento al riguardo.
Questo è evidentemente un falso mito, in quanto anche i gatti soffrono le temperature più rigide, ma per comprendere la loro soglia di tolleranza al freddo, bisogna scavare a fondo nella modalità con cui il loro corpo approccia con l’esterno.
Te ne parliamo nel dettaglio scorrendo in basso…
I gatti, proprio come noi umani sono omeotermi: questo significa che arrivano a provare freddo quando il loro corpo raggiunge una determinata temperatura. Se questa soglia dovesse effettivamente essere toccata, i felini attuano una sorta di meccanismo di “protezione” per conservare il loro calore corporeo…
In generale, un gatto si trova nella sua zona di comfort termico quando la temperatura oscilla tra i 30 e i 38 ° C: una soglia che, spesso e volentieri, non viene raggiunta regolarmente né all’esterno, né all’interno delle abitazioni.
Dunque, quando la temperatura circostante è inferiore a quella del loro comfort termico, i felini combattono il freddo con dei meccanismi di tutela del loro calore corporeo, cercando dunque di mantenerlo costante per più tempo possibile.
I loro metodi più ricorrenti sono quelli classici: infilarsi sotto una coperta, addentrarsi in una scatola di cartone o una zona più riparata, posizionarsi nelle zone più calde della casa, acciambellarsi, ecc…
Quando il gatto inizia a cedere alle temperature più rigide? Puoi notarlo tastando orecchie, coda e zampette: se sono più fresche del normale, c’è sicuramente qualcosa da fare.
Se il tuo felino ha davvero molto freddo, potrebbe anche manifestare tremore nelle aree come come inguine e ascelle, dove il pelo è più sottile, ed è proprio grazie alle contrazioni muscolari che cercherà di ricavare il calore necessario per scaldarsi.
Ricorda infine che ci sono razze feline più insofferenti al freddo rispetto ad altre, prime tra tutte, quelle prive o con poco pelo, come Siamese, Abissino, Sphynx, Devon Rex. Da tutelare al massimo anche i gatti più anziani e quelli non del tutto in salute.
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