Quante volte il tuo 4 zampe ha combinato un guaio e hai dovuto sgridarlo? Sappi che non servirà a nulla se non segui questi piccoli consigli
Chi possiede un quattro zampe sa bene che, al netto di tante soddisfazioni che riescono darci ogni giorno, è possibile ci combinino anche qualche marachella, soprattutto in fase di crescita. D’altronde, i cuccioli sono vispi e pieni d’energia e hanno spesso bisogno di sfogarla in qualche modo: come fare, però, a fargliela incanalare in modo corretto? Ecco come comportarsi nel caso in cui il tuo Fido ne faccia un’altra delle sue…
Molte sono le persone che, per inesperienza o mancanza di volontà, si comportano col proprio amico peloso in modo poco chiaro: infatti, molte azioni che a noi sembrano scontate, non sono contemplate nell’immaginario di un cane.
Umanizzare i 4 zampe non è mai giusto: la prova è proprio il dato di fatto che, una volta rimproverato, talvolta Fido riprende a fare “l’errore” commesso in precedenza. Questo accade, infatti, perché moltissimi non sanno educare i propri cane in modo chiaro e questi ultimi non capiscono più come agire.
Ecco qualche piccolo suggerimento per “sgridare” il tuo Fido in modo costruttivo e non distruttivo…
La prima premessa da fare è che impartire disciplina ad un cane non è affatto facile: un’agevolazione in più, oltre che una maggiore possibilità di successo, arriverebbe dal partire con un percorso educativo già dai primi mesi di vita. La memoria dei cuccioli, infatti, è molto più plasmabile e tenderà ad assimilare un comando non solo molto tempo prima, ma anche più a lungo termine…
La prima cosa da fare se becchi il tuo cane “in flagrante” è sicuramente quello di agire subito. I cuccioli, infatti, associano il rimprovero alla condotta assunta immediatamente prima: sgridarli già dopo 5 min, ad esempio, non porterebbe a nulla se non a farli entrare in frustrazione.
Urlare e sbraitare, allo stesso modo, non servirà a molto: i cani, ovviamente, non possono capire quello che diciamo. Ciò che puoi fare, invece, è insegnare al tuo amico peloso ad associare alcune parole a dei comandi specifici.
Nello specifico, la parola “NO” può andare di pari passo con un’azione non e mai concessa: se il tuo cane, dunque, sta facendo qualcosa che non dovrebbe, puoi insegnargli che, con la parola in questione, non dovrà più farlo. Per rafforzare di più il concetto, potrai anche servirti della gestualità (ad es., approcciando al cane come farebbe la mamma in un momento del genere).
Metterai in pratica questi piccoli accorgimenti?
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