Regole di igiene domestica quando si ha un cane in casa

Avere un cane in  casa comporta una inevitabile modifica, non tanto dell’igiene, quanto dell’apparenza della casa stessa.

Le malattie che dal cane possono passare all’uomo sono pochissime e, se il cane è sano, è molto più facile che lui prenda una malattia da noi che non viceversa. Molti parassiti, inoltre, non sono interspecifici e dal cane possono passere ad un gatto ma non ad un uomo. Questo ovviamente non significa che il nostro cane non va curato, ma significa che possiamo davvero stare tranquilli.

Una volta all’anno, in occasione del richiamo delle vaccinazioni, eseguiamo un esame del pelo, un esame del sangue ed un tampone in gola per l’esame delle mucose e non avremo problemi.

Regole pratiche non affatto scontate

Passiamo a qualche regola pratica. Uno dei principali “problemi” che un cane in casa ci porta è, a parte razze particolari come il lagotto, quello del pelo. Due volte all’anno, non potendo cambiare “guardaroba”, il nostro cane andrà in muta, passando dal pelo estivo a quello invernale e viceversa. In altri periodi la perdita di pelo è abbastanza scarsa, ma in fase di muta diventa molto evidente.

Una buona regola è spazzolare quotidianamente il cane e rimuovere gran parte del pelo morto in eccesso. Questo ci eviterà di avere molti peli sparsi per tutta la casa. In ogni caso, quando si ha un cane in case, lo strumento che si rivela decisamente più utile è l’aspirapolvere che permette di togliere pelo, polvere, eventuali residui di terra portati in casa dal nostro amico.

Il lavaggio del pavimento meglio farlo con prodotti non oleosi e non contenenti  profumo: i nostri amici, se cade del cibo a terra, hanno la tendenza a mangiarlo e non è sano che mangino anche detergenti profumati. Alcool, varechina, lysoform sono i prodotti più comunemente usati.

Alcuni cani hanno il pelo più odoroso di altri. Non cerchiamo di “togliere l’odore” a tutti i costi perché questo è spesso dato dalle sostanze grasse che ricoprono la cute del cane e la proteggono sia dagli agenti atmosferici che da eventuali batteri.

Il cane va lavato, a meno di casi particolari, una o due volte all’anno, non di più perché la cute, abitualmente ricoperta dal pelo, è in realtà delicatissima e lavaggi troppo frequenti possono causare eczemi ed eritemi perché andremo a rimuovere lo strato protettivo.

Usiamo invece un po’ di aceto di mele diluito in acqua per massaggiare con un panno imbevuto e ben strizzato in modo superficiale il pelo, senza danneggiare la cute.

Se il nostro cane è bagnato, per la pioggia o per aver giocato con l’acqua, strofiniamolo con un panno fino ad asciugarlo il meglio possibile. Se è ancora piccolo, potremo abituarlo all’utilizzo dell’asciugacapelli, facendo sempre attenzione a usare la temperatura minima e massaggiando con una mano il punto in cui asciughiamo per verificare di non bruciarlo: il pelo asciutto odora molto meno del pelo bagnato.

Specialmente in estate o quando sono in attesa del cibo, i cani sbavano. Chi più, chi meno, la bava è qualcosa con cui dobbiamo imparare a convivere. Se il cane sbava poco, basterà mettere un tappetino, magari di gomma, sotto la ciotola del cibo.

Mettiamo anche un tappeto gommato sotto la ciotola dell’acqua, per evitare che la butti  fuori, e non riempiamola mai fino all’orlo. Possibilmente, posizioniamo la ciotola accanto ad una parete di mattonelle, facilmente lavabili, oppure appendiamo alla parete una carta gommata lavabile e sostituibile.

Importanti anche i detersivi

Utilizziamo cucce di plastica, facilmente lavabili, in cui metteremo tappetini per ammorbidire il lettino, e cambiamoli spesso. Laviamoli con detersivo neutro: alcuni aromi irritano il cane, altri possono creare irritazioni alla sua pelle.

Un poco di amuchina aiuterà a disinfettare il bucato. Tappetini asciutti sono utili in caso di lavaggio o pioggia: il cane andrà a cuccia e il panno morbido aiuterà l’asciugatura completa del pelo.