La giovane Chiara ha un obiettivo molto chiaro nella vita: in pochissimi anni, è riuscita a fare tanta strada, ve ne parliamo nel dettaglio
Ci sono persone che, sin dalla nascita, sembrano destinate ad una determinata missione nella vita: non c’è un motivo vero e proprio che spieghi ciò, ma soltanto una grande consapevolezza che la strada presa è quella giusta. Questo è probabilmente quello che ha sentito la giovane Chiara Landini, che ha intrapreso un cammino chiaro da quando aveva poco più di 20 anni…
Il percorso di Chiaraè iniziato più o meno da quando aveva 24 anni ed è stato reso noto da Il Corriere della Sera. A quell’età, la ragazza ha perso un pezzo importantissimo della sua vita a causa di un tumore: parliamo di Blue Ice, il suo cagnolino di razza husky. Inutile dire che l’evento l’ha segnata tantissimo per tutta una serie di motivo.
In primis, per il legame instaurato col 4 zampe, che aveva voluto tantissimo al punto di andare contro i suoi genitori, che inizialmente erano contrari. Quando l’ha lasciata per sempre, Blue Ice aveva nove anni e da quel momento Chiara ha deciso che avrebbe dovuto concentrare tutte le sue energie sugli animali bisognosi di aiuto e di affetto…
Chiara è riuscita a convertire tutto il dolore per la perdita di Blue Ice in azione, al punto da rendersi subito utile per le associazioni locali che agivano attivamente in salvataggi e recuperi di animali in difficoltà. In pochissimo tempo, però, Chiara ha fondato la sua associazione: la Rescue Husky & Friends. Ve ne parliamo scorrendo in basso…
In quattro anni, dalla scomparsa del suo primo cane, Chiara è riuscita a salvare più di 500 cani abbandonati o maltrattati. Una sorta di vocazione, ma che comporta anche tanto tempo ed impegno. La stessa ragazza ha ammesso che riesce a stento a frequentare l’Università in quanto quest’attività le toglie almeno 8 ore al giorno.
L’associazione, però, è ormai nota in tutta Italia, tant’è che la Landini riceve continuamente chiamate di aiuto o segnalazioni. Ma come lavora su un territorio così vasto? Fondamentalmente trova qualcuno che possa recuperare l’animale nei suoi contatti, poi ricerca una famiglia per l’adozione e, infine, organizza la staffetta.
La parte difficile? Trovare la gente presso cui i cani possano rimanere in stallo prima dell’adozione definitiva. Insomma, sembra facile, ma non lo è per nulla, ma per Chiara sembra quasi un dovere morale… come già detto, sembra nata per questo!
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