I cani possono soffrire di ansia? A rivelare la risposta tramite un esperimento è stato uno studio belga: i risultati sono sorprendenti
I cani sono ormai considerati da tanti alla stregua degli esseri umani, in quanto spesso e volentieri si ritiene che siano in grado di provare le nostre stesse emozioni. La loro capacità di empatizzare in certe circostanze, infatti, talvolta ci lascia a bocca aperta, ma è bene sapere che non sono in grado di provare proprio tutti i nostri sentimenti…
Un’emozione che è abbastanza comune nei nostri amici a 4 zampe è senza ombra di dubbio l’ansia. A differenza di quel che pensano in tanti, questo sentimento è abbastanza ricorrente da riscontrare nel carattere di un cane, peraltro, anche decisamente simile proprio a quello provato dagli esseri umani.
A testimoniarlo, infatti, non sarebbe una semplice evidenza, ma un vero e proprio studio condotto dal team dell’università di Ghent, in Belgio e pubblicato su PLOS One. Sulla base di alcuni esperimenti su diversi 4 zampe, infatti, è emerso che l’ansia è un sentimento abbastanza diffuso nei cani e incide fortemente in alcuni ambiti della loro vita.
In quest’esperimento sono stati coinvolti 25 beagle “sani” appartenenti all’Università e 13 cani “ansiosi” di diversi volontati. I due diversi gruppi sono stati sottoposti ad un esame di risonanza magnetica funzionale, per capire come l’emozione agisse sui loro cervelli ed il risultato è stato incredibile…
I cani più ansiosi sono stati addormentati in occasione dell’esame per evitare che vivessero il momento con agitazione: il loro esame si è concentrato sul cosiddetto “circuito dell’ansia”, simile a quello umano e che è responsabile della nascita di questo sentimento.
L’esame ha dimostrato che il cervello dei cani “ansiosi” funziona in modo diverso: in primis, questi 4 zampe hanno sviluppato una maggiore rapidità di reazione a certi stimoli, ma anche un maggiore sviluppo dell’amigdala, sezione del cervello responsabile (tra le altre cose) della paura.
Inoltre, il cervello dei cani “più ansiosi” ha connessioni neurali più deboli tra due regioni del cervello collegate all’apprendimento. Per questo motivo, questi 4 zampe saranno più difficili da educare rispetto agli altri: il loro cervello, infatti, funziona a tutti gli effetti in modo diverso.
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