L’orsa JJ4, colpevole dell’aggressione fatale ai danni di un runner, dovrebbe essere abbattuta, TAR permettendo.
La decisione sta tuttavia suscitando una presa di posizione molto netta da parte di un nutrito e crescente gruppo di oppositori, impegnati in una vera e propria corsa contro il tempo per evitare l’uccisione dell’animale.
Ultimo, in ordine di tempo, l’intervento dell’Ordine dei veterinari del Trentino, che in una lettera indirizzata a tutti gli iscritti all’Ordine hanno chiesto di “non assumere alcuna iniziativa che possa provocare la morte del soggetto per eutanasia”, salvo che tale attività non sia stato precedentemente concordata con lo stesso Ordine.
Stando a quanto si legge nel documento, viene precisato che a tutela e a garanzia delle figure professionali della categoria dei medici veterinari della provincia, e contrariamente a quanto lasciato intendere in occasione della conferenza dal presidente della provincia autonoma Maurizio Fugatti, non vi è stato alcun confronto con l’Ordine o altri professionisti veterinari delegati in materia.
Come tale, conclude il documento, non può esservi alcuna condivisione sul parere espresso dal governatore.
Nel documento l’Ordine prosegue affermando che lo stato di salute di JJ4 non giustifica l’intervento eutanasico nell’urgenza, così come prospettato in conferenza, ma richiede un’analisi complessiva della gestione dei plantigradi presenti sul territorio provinciale.
“Non si rilevano al momento pericoli verso la popolazione in quanto JJ4 risulta catturata e custodita” – si legge ancora, con una nota che rammenta che l’orso risulta specie protetta tutelata con legge dello Stato.
Come anticipato, non sono solamente i veterinari a chiedere lo stop del provvedimento di uccisione dell’animale, ma sono anche numerose associazioni di animalisti che hanno espresso il loro plauso per la decisione dell’Ordine.
Peraltro, a prendere posizione nei confronti di quanto sta accadendo è anche la madre di Andrea Papi, il runner ucciso dall’orso, che ha chiesto espressamente di non procedere con l’abbattimento dell’animale, ben consapevole che un simile gesto non riporterà in vita lo sfortunato giovane.
Ricordiamo anche che l’ordine di abbattimento dell’animale responsabile dell’aggressione è a firma del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, che con tale provvedimento ha chiesto l’intervento a cura del Corpo forestale provinciale, in collaborazione con l’Azienda provinciale per i servizi sanitari.
Nei prossimi giorni la vicenda dovrebbe giungere a conclusione e, come sperano animalisti e veterinari, si spera che la fine non sia quella più drastica per l’animale…
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