Un cane, anziano e malato, veniva tenuto dal suo proprietario tutto il giorno chiuso in una gabbia: dopo il sequestro da parte dell’Oipa finalmente per Carlos inizia una nuova vita.
Una vecchia ciotola per il cibo vuota, una ciotolina d’acqua putrida, un metro quadrato di spazio circondato da una rete metallica pieno di escrementi. In questo ambiente, ventiquattro ore su ventiquattro, un cane di circa otto anni di età ha vissuto negli ultimi mesi. Dopo essere stato investito da un’automobile ed essere rimasto gravemente ferito, il quattro zampe non è stato portato da un veterinario, ma chiuso da solo all’interno di una minuscola gabbia. A trovare il cane sono state le guardie zoofile dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) nel comune di Modena, capoluogo dell’omonima provincia in Emilia-Romagna.
A raccontare la storia del cagnolino è stata l’Organizzazione Internazionale per la Protezione degli Animali, che ha condiviso sul proprio canale YouTube OIPA Italia (all’account social @OIPA Italia) un video che ha per protagonista il quattro zampe.
L’OIPA (acronimo di Organizzazione Internazionale per la Protezione degli Animali) è un’organizzazione non governativa fondata nel 1981 dall’unione internazionale di associazioni animaliste e protezioniste. Nel corso dei quattro decenni di attività, l’Oipa si è impegnata nell’aiutare e salvaguardare moltissime specie di animali. Una degli ultimi interventi svolti dall’associazione è stato il salvataggio di un cane ammalato di circa otto anni di età, tenuto recluso in una gabbia di piccole dimensioni.
La coordinatrice delle guardie zoofile Oipa di Modena e provincia, Sara Ferrarini, racconta: «Abbiamo trovato Carlos, così lo abbiamo chiamato, in una condizione di sofferenza, chiuso in un piccolo recinto all’interno del quale era sistemato un box non coibentato senza un adeguato riparo». La donna prosegue: «Il recinto era pieno di deiezioni, la ciotola del cibo era vuota e quella dell’acqua era sporca con alghe sul fondo, indice di scarsa pulizia».
All’arrivo dei soccorritori, il cagnolino si è avvinato scodinzolando. Non riuscendo a rimanere in equilibrio a causa di una malattia, il povero quattro zampe continuava a cadere su un fianco. La coordinatrice Sara Ferrarini prosegue il racconto del salvataggio con queste parole: «Carlos era dolorante, ci ha fatto una pena enorme, ci è sembrato avesse anche problemi alla vista, forse neurologici, ma su questo si esprimeranno i veterinari che ora l’hanno in cura».
Carlos «non era sottoposto ad alcuna terapia, anzi il proprietario alle nostre domande ha risposto che non aveva soldi da spendere e che il cane era ormai vecchio. Ha aggiunto che il cane lo scorso anno era stato investito, ma che non era mai stato portato da un veterinario per gli opportuni accertamenti». Il padrone del quattro zampe è stato denunciato per maltrattamento ai sensi dell’articolo 544 ter del Codice penale.
Carlos è ora ospitato dai volontari del canile intercomunale di Modena. Il quattro zampe può intanto essere affidato in via provvisoria a chi ne farà richiesta. Terminato l’iter legislativo, il cane potrà essere adottato in via definitiva. Carlos aspetta fiducioso una famiglia pronta a donargli tutto l’affetto che non ha mai ricevuto. (di Elisabetta Guglielmi)
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