La leptospirosi è una malattia che i cani possono contrarre bevendo acqua contaminata dal batterio Leptospira. Le conseguenze sono insufficienza renale, malattie epatiche e gravi emorragie nei polmoni. La diagnosi precoce della malattia è fondamentale e può fare la differenza tra la vita e la morte dell’animale.
Ebbene, in questo scenario c’è una buona notizia: i ricercatori della Scuola di Medicina Veterinaria dell’Università della California hanno infatti scoperto una tecnica per prevedere la leptospirosi nei cani attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale.
“I test tradizionali per la Leptospira mancano di sensibilità nelle prime fasi del processo della malattia“, ha affermato l’autrice principale Krystle Reagan, specialista in medicina interna. “Inoltre, il rilevamento può richiedere più di due settimane a causa della necessità di dimostrare un aumento del livello di anticorpi in un campione di sangue. Il nostro modello AI elimina questi due ostacoli a una diagnosi rapida e accurata“. Una notizia che non passerà certamente inosservata, considerati anche i rischi per gli uomini.
La leptospirosi è una malattia zoonotica pericolosa per la vita. Può inoltre trasferirsi dagli animali all’uomo e, poiché la malattia è identicamente difficile da diagnosticare nelle persone, i ricercatori sperano che la tecnologia alla base di questo modello di rilevamento “canino” abbia una capacità di traslazione anche nella medicina umana.
“La mia speranza è che questa tecnologia sia in grado di riconoscere i casi di leptospirosi quasi in tempo reale, fornendo ai medici e ai proprietari informazioni importanti sul processo della malattia e sulla prognosi“, ha detto Reagan. “Man mano che andiamo avanti, speriamo di applicare i metodi dell’AI per migliorare la nostra capacità di diagnosticare rapidamente altri tipi di infezioni”.
Inoltre, non è escluso che lo stesso modello di intelligenza artificiale non possa essere utilizzato per prevedere anche altri tipi di infezioni, come ad esempio quelle resistenti agli antimicrobici, un problema sempre più diffuso.
