Keith Valentine è un uomo di 55 anni che si è arrabbiato come una furia quando un ristorante indiano del Kent gli ha impedito di cenare con il suo cane guida.
L’uomo si è detto umiliato e infuriato per questo comportamento, nonostante le rassicurazioni che aveva avuto in sede di prenotazione.
Keith Valentine aveva infatti prenotato un tavolo con la moglie Carolyn e due amici, dichiarando sulla prenotazione che il suo cane Dottie sarebbe stato con lui. Tuttavia, nonostante questa precedente avvertenza, l’uomo e il suo gruppo umano e canino è stato fermato lo stesso alla porta del ristorante.
Keith a questo punto ha deciso di non soprassedere.
L’uomo, che è amministratore delegato di un’associazione per i diritti dei non vedenti, ha dichiarato di aver già cenato in quel locale senza problemi, ma questa volta è stato costretto a tornare a casa umiliato e affamato.
Un’arrabbiatura che non vuole passare!
Keith si è dunque sfogato con i media che ha contattato, affermando che se viene allontanato dai luoghi pubblici perché ha un cane guida, quante altre persone ricevono lo stesso trattamento?
L’uomo ha poi definito come discriminatoria e offensiva questa condotta, domandandosi se esista un’altra situazione in cui a un individuo, che sia sulla base del colore della pelle, del credo, della sessualità, possa essere rifiutato di mangiare in un ristorante.
Carolyn, la moglie, è d’accordo con il marito. Alla stampa ha confermato che erano in quattro, che avevano prenotato online e che avevano scritto chiaramente che era presente un cane guida. “Per essere chiari, in passato quando abbiamo mangiato lì ci hanno detto che andava bene, ma potete entrare dall’ingresso laterale. Non andava bene, ma abbiamo accettato. Questa volta siamo arrivati e ci hanno detto ‘Niente cani’” – ha chiosato la donna.
Insomma, una scena davvero deprecabile che, a quanto pare, non sembra essere così rara. E a voi è mai capitato? Avete vissuto degli episodi simili?