Un uomo identificato come Benjamin N è stato incarcerato per aver avvelenato due cani da soccorso. Si tratta del primo caso di condanna per maltrattamento di animali in Messico.
La storia è davvero terribile. I cani Athos e Tango, povere vittime dell’accanimento dell’uomo, lavoravano infatti come volontari per la Croce Rossa di Querétaro e sono morti dopo aver mangiato delle salsicce avvelenate, gettate volontariamente nel giardino del loro proprietario.
A commettere questo gesto è stato Benjamín N, che ha trascorso 20 giorni in custodia, per poi essere condannato a 10 anni e mezzo di reclusione.
Due cani eroici ci hanno lasciato
I due cani avvelenati hanno delle storie davvero meravigliose che meritano di essere raccontate.
Uno dei due, Athos, era un border collie di quattro anni specializzatosi in missioni di ricerca e salvataggio. Uno dei momenti più coraggiosi della sua carriera è stato quando ha cercato i sopravvissuti dopo il drammatico terremoto che colpì la capitale, Città del Messico, il 19 settembre 2017.
Tango era invece uno Yorkshire terrier che lavorava come cane da terapia, sostenendo chi soffriva di shock, trauma e ansia dopo un evento tragico. Il suo ruolo nella dog therapy era talmente importante che per molti era divenuto un vero e proprio simbolo.
Purtroppo, entrambi sono stati uccisi da Benjamín N il 13 giugno 2021. La Procura Generale dello Stato ha avviato un’indagine che ha portato a una condanna iniziale di soli 20 giorni di carcere, dinanzi alla quale sono scaturite forti proteste. Fortunatamente, l’avvocato Mónica Huerta Muñoz si è occupata del caso di Athos e Tango, con il sostegno dell’associazione Cariño Animal e di altre organizzazioni, ed ha con forza tutelato i diritti dei cani arrivando all’attesa condanna dell’uomo.
Per quanto concerne le sue motivazioni, Benjamín N avrebbe affermato che non voleva che i cani fossero addestrati nel giardino vicino a casa sua.
È ora possibile che Benjamin N finisca i suoi giorni in carcere: l’uomo ha infatti oltre 60 anni e dovrà trascorrere più di 10 anni in carcere oltre a risarcire oltre 100.000 sterline per i danni alla società.
