Esistono davvero cani “pericolosi” per lo Stato? Ecco come risolve la legge

Le idee in merito all’esistenza di cani “più pericolosi” di altri sono sempre molto discordanti: ecco cosa sostiene lo Stato al proposito

Il tema è sempre molto caldo ma, solo di recente, ha trovato una regolamentazione abbastanza chiara e tendenzialmente condivisa: esistono davvero cani pericolosi? In passato sono stati emessi provvedimenti non troppo approfonditi: oggi la situazione è cambiata e viene trattata così…

cane feroce
Foto da Unsplash

Dal 2007 in poi, la normativa nazionale inglobò un’ ordinanza del Ministero della Salute per cui le razze canine presenti all’interno di un determinato elenco erano considerate pericolose e dovevano seguire dei percorsi formativi obbligatori.

In questo elenco, erano presenti cani come Rottweiler, Bulldog Americano, Pitbull e tantissime altre. La situazione, però precipitò quando veterinari, volontari ed esperti del settore diedero vita a forti proteste per ribaltare la decisione.

La nuova normativa attuale regola così la gestione di quelle che erano state definite “razze pericolose”…

Cani pericolosi? Lo Stato risponde così

Dal 2013, la normativa è stata cambiata e prevede che siano i servizi veterinari a decretare, dopo attestati episodi di morsicatura o aggressione, se il cane possa essere effettivamente un rischio per l’incolumità pubblica. Ti spieghiamo nel dettaglio scorrendo in basso…

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A seguito di questa valutazione, legata per lo più ad una corretta educazione del cane da parte del suo padrone, il veterinario potrà decidere o meno di attivare un percorso formativo mirato.

Dunque, solo se questo effettivamente avvenga da parte dello specialista, il proprietario di un cane sarà tenuto a conseguire un patentino che attesti la frequentazione ad una formazione specifica.

Questo percorso prevede insegnamenti di etologia canina, ma anche lo studio del comportamento del cane da quando e cucciolo fino all’ età adulta. La formazione è finalizzata al massimo al benessere del cane, con un focus sulla relazione con il suo padrone.

Questo patentino è d’obbligo a Milano e si consegue frequentando un corso online per un totale di 10 ore e costo totale di 50 euro. Il documento verrà consegnato soltanto previo completamento dei vari moduli formativi e superamento del test finale. 

Tra le razze considerate più coinvolte in questa pratica ritroviamo Bulldog Americano, Cane da pastore del Caucaso, Pastore Maremmano Abruzzese, Dogo Argentino, Cane Corso, Pitbull, Rottweiler, Cane lupo Cecoslovacco…

E tu che ne pensi? Quale potrebbe esser il modo giusto per regolamentare questa disciplina da sempre super controversa?

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