La storia di Peppiniello: un cane abbandonato e poi ritrovato tramite i social

Cosa è successo al cane Peppiniello che è stato abbandonato e poi ritrovato a Napoli? Andiamo a conoscere la sua storia.

Agli inizi del mese, un piccolo cane di nome Peppiniello è abbandonato a Napoli e solo dopo 15 giorni e dopo una lunga ricerca è stato finalmente trovato e si è riunito alla sua famiglia.

Questa storia di un animale smarrito che viene ritrovato è una testimonianza del potere e della speranza di non arrendersi nonostante tutto.

La storia di Peppiniello
Ecco cosa è successo al cagnolino Peppiniello (news.cani.it). Foto dal volantino virtuale.

In questo articolo vedremo gli eventi che hanno portato alla scomparsa di Peppiniello, gli sforzi per trovarlo e il gioioso ricongiungimento tra Peppiniello e la sua famiglia.

Ecco cosa è successo a Peppiniello

Peppiniello, un cagnolino di taglia piccola, simil pinscher, con un mantello di colore focato. In una fredda giornata invernale è scomparso dalla sua casa di Napoli.

Ma cosa è successo a questo dolce cagnolino? Ecco come descrivono l’accaduto sui vari post di Facebook:

“Aveva un padrone che è morto. Purtroppo, la figlia di quest’uomo 4 giorni fa ha ben pensato di scaraventarlo per strada e di abbandonarlo così. Peppiniello corre, corre disperato da ormai 4 giorni in cerca della sua famiglia, sotto la tempesta di questi giorni. Ogni giorno fa Vomero, Salvator Rosa, piazza Mazzini e la sera va a Montesanto dove è stato abbandonato”.

A quanto pare il padrone del cagnolino è morto qualche tempo fa, così Peppiniello era andato ad abitare con la figlia di quest’ultimo. Alcuni hanno raccontato di fughe volontarie del cane, mentre secondo altri la figlia che avrebbe proprio abbandonato il cane del defunto padre defunto.

Quando si è venuto a sapere del suo abbandono sul web si sono subito mobilitati tutti per ritrovarlo in una gara di solidarietà, una “caccia a Peppiniello”.

@napolievviva22

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Ma non è stato facile recuperarlo, il cane era spaventato e scappava alla vista delle persone che lo volevano aiutare. La volontaria Simona Guerritore ha riferito che è velocissimo e che scatta come una lepre.

All’inizio Peppiniello faceva sempre lo stesso itinerario per poi tornare nello stesso posto dove era stato abbandonato. Bisogna immaginarsi questo povero cane che è abituato a stare a casa e si sentiva totalmente spaesato, spaventato, affamato e infreddolito.

Purtroppo, il cane a un certo punto ha cambiato itinerario e questo non è stato un buon segno, inoltre, durante un avvistamento hanno notato che aveva una zampa ferita. È un cane che non è abituato alla vita in strada.

Simona Guerritore ha detto: ”Per questo recuperarlo è diventato ancora più urgente. Quello che è successo a Peppiniello non l’avevo mai visto in tanti anni di attivismo in strada. Di solito cani di taglia così piccola, pesa appena 3 chili, non vengono abbandonati in strada perché hanno buone speranze di essere adottati. E anche per i cani più grandi la tendenza è lasciarli lontani dalla città. Chi ha fatto questo gesto nei confronti di Peppiniello l’ha voluto condannare a morte praticamente“.

Per fortuna dopo 15 giorni Peppiniello è stato avvistato da un ragazzo che lo ha tenuto d’occhio fino a quando non sono arrivati i volontari.

Così è andata con loro l’altra figlia del padrone di Peppiniello, che ha saputo del suo abbandono solo giorni dopo.

La donna ha indossato una giacca del suo defunto padre e che aveva lo stesso nome del suo cane. così Peppiniello, dopo aver riconosciuto la donna e annusato la giacca del padrone è saltato tra le sue braccia.

Sergio Valentino, che è stato uno dei cittadini impegnato nelle ricerche del cane, ha spiegato a Gianni Simioli: “Si è trattato di un miracolo sociale. Peppiniello ha ridestato l’attenzione sul fenomeno degli abbandoni di animali in città, ma ha anche risvegliato le coscienze. Vedere Peppiniello a casa, al caldo, finalmente tranquillo, è una gioia per tutti coloro che in città che si sono mobilitati”.

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