Ai felini piace stare comodi e al caldo, quindi cosa c’è di meglio di un calorifero? Ma il rapporto tra gatto e termosifone può essere pericoloso: ecco perché.
Amano il caldo della casa e quando trovano una fonte di calore non riescono proprio a starle lontani, ma spesso questa può rappresentare un pericolo per la loro incolumità. Ecco cosa bisogna sapere del rapporto di odio e amore tra gatto e termosifone e quali rischi si nascondono dietro questo diffusissimo sistema di riscaldamento delle nostre case.
Perché i gatti amano il caldo?
I felini hanno di sicuro un rapporto particolare con il calore: lo amano ma soprattutto ne hanno bisogno. Infatti se vi state chiedendo che effetto ha esso sul corpo dei felini, è sicuramente positivo.
Infatti sia quando si mettono stesi al sole sia quando cercano fonti di calore come camini o termosifoni, i gatti non soffrono il freddo pur stando fermi: infatti la loro immobilità abbassa la temperatura corporea, compensata appunto dal calore di cui possono godere.
In questo modo la temperatura corporea sarà sempre costante (38-39 gradi), senza sbalzi particolari, soprattutto nelle stagioni più fredde dell’anno. Lo fanno anche per rilassarsi e per ‘caricarsi’ di energia, soprattutto grazie al sole che consente loro di accumulare Vitamina D.
Gatto e termosifone, amore e odio: i rischi legati ad esso
Conosciamo l’abitudine dei gatti a sdraiarsi sulle cose che usiamo, tanto è vero che talvolta si addormentano proprio sul termosifone, come fosse una cuccia (sebbene quella fatta apposta per loro potrebbe anche essere più confortevole in termini di ‘spazio’). Eppure i gatti amano stare poggiati sul termosifone e lasciarsi andare ad un bel sonnellino rilassante.
Eppure il pelo, che quando sono esposti al sole funge da schermo per i raggi ultravioletti, può accumulare calore quando sta fermo sul termosifone per molto tempo o quando cade in un sonno profondo, quindi bisogna fare attenzione che non si scotti.
Ma non è finita qui: un altro rischio di questo sistema di riscaldamento casalingo è costituito dalle fessure del termosifone, ovvero quegli spazi tra un modulo verticale e un altro. Cosa può succedere? Che le unghie restino incastrate e possano spezzarsi nel tentativo di Micio di liberarsi.
Addirittura queste fessure possono diventare delle vere e proprie trappole, che ostacolano il movimento e, per divincolarsi, il gatto potrebbe rompersi le articolazioni o lussarsi la zampa.
Gatto e termosifone: cosa fare per evitare problemi?
Se il problema è l’accumulo di calore, bisognerà farlo spostare prima che il manto diventi bollente, ed evitare così che si scotti la pelle sottostante. E non solo: il troppo calore potrebbe disidratare il gatto e lo indurrebbe a bere sempre meno.
Sarebbe opportuno mettervi una copertura di stoffa sopra, che funga da isolante tra la pelle di micio e il termosifone: facciamo attenzione che non sia infiammabile. Ma se il rischio sono le fessure piccole e strette ma non abbastanza da infilarci le unghie, cosa possiamo fare?
L’unica soluzione per non far sì che le fessure diventino prigioni a trabocchetto per Micio, bisognerà ‘riempirle’ con quei dorsi in plastica che si usano per unire i fogli (meglio preferire quelli a pezzo unico e non ad anelli, che potrebbero comunque essere facilmente ‘afferrabili’ dai felini).