Un cane, rimasto intrappolato tra macerie di una casa distrutta e abbandonato dai proprietari, sopravvive quindici giorni da solo: il salvataggio e la riabilitazione del quattro zampe.
Una scossa di terremoto. Sono stati sufficienti pochi secondi perché la casa venisse completamente distrutta. I proprietari sono riusciti a mettersi in salvo, ma hanno abbandonato il loro cane. Per quindici giorni il quattro zampe è rimasto bloccato tra le macerie, senza alcuna possibilità di sopravvivenza. Ma un miracolo ha cambiato completamente l’esistenza del cucciolo.
Il salvataggio e la nuova vita del cane estratto dalle macerie della casa distrutta dal terremoto
La storia del quattro zampe è stata raccontata in un video condiviso su YouTube dal canale dedicato alle immagini degli animali, Animal Shelter, all’account social @animal shelter123.
Il filmato mostra il momento del salvataggio del cagnolino e la sua riabilitazione. Terrorizzato e disorientato, il cucciolo è stato liberato dalle macerie, riportando gravi danni alle zampe anteriori. Il cane, accolto presso un rifugio per animali, ha qui ricevuto le cure necessarie.
Sette mesi di riabilitazione hanno permesso al cagnolino di riprendersi completamente. Il video mostra le cure che sono state riservate al cucciolo. Dopo alcune settimane, l’animale ha iniziato a muovere i primi passi senza difficoltà. Sono state necessarie però diverse settimane di esercizi di fisioterapia perché le zampe del cane tornassero ad assumere una posizione lineare.
I volontari del rifugio sono riusciti a contattare i precedenti proprietari del cane, per informarli sulle condizioni di salute del loro quattro zampe. Con estrema amarezza e delusione, lo staff ha dovuto appurare il completo disinteressamento della famiglia nei confronti del cagnolino, confermando l’abbandono dell’animale.
Il cagnolino rimarrà nel rifugio per animali, dove ha iniziato però una nuova vita. Il cucciolo attende ora una famiglia adottiva che possa donargli tutto l’amore che merita e che non ha ricevuto dai precedenti proprietari. (di Elisabetta Guglielmi)