Uno studio rivela che un gatto in casa può raddoppiare il rischio di schizofrenia nell’essere umano. Vediamo insieme come e perché.
I gatti, insieme ai cani, sono gli animali più diffusi nel mondo. Vengono adottati come animali domestici dalla maggior parte delle persone che presentano una vita indipendente e molto movimentata.
Infatti, sappiamo benissimo che i felini non hanno bisogno di molte attenzioni come i cani, per esempio non hanno bisogno di essere accompagnati fuori a fare i bisogni o di giocare in continuazione, in quanto decidono loro quando giocare e quando ricevere le coccole.
Grazie a vari studi abbiamo scoperto anche che vivere con un felino riduce il rischio di soffrire di problemi cardiovascolari, riduce lo stress, abbassa la pressione sanguigna.
Tuttavia, secondo una recente ricerca condotta dal Queensland Center of Mental Head Research, vi è un legame tra chi convive con un felino e un disturbo mentale, la schizofrenia. Vediamo insieme perché avere un gatto in casa può raddoppiare il rischio di schizofrenia in una persona.
Convivere con un felino è un’esperienza fantastica. Inoltre, grazie a vari studi scientifici, abbiamo scoperto che possiamo trarre molti benefici dalla nostra convivenza con Micio.
Infatti, non solo la nostra palla di pelo ci aiuta quando siamo stressati, migliora il nostro umore, ma secondo uno studio del 2008 dello Stroke Institute, Università del Minnesota, chi convive con un felino ha anche meno probabilità di morire di attacco di cuore.
Tuttavia, secondo un recente studio condotto dal team del Queensland Center for Mental Health Research pubblicato sulla rivista Schizophrenia bulletin, vi è un legame tra la convivenza del gatto e la schizofrenia.
Infatti secondo lo psichiatra John McGrath, il quale, insieme al suo team ha effettuato un’analisi molto approfondita di 17 studi che erano stati pubblicati negli ultimi 44 anni riguardanti proprio tale tema, chi veniva esposto ai felini aveva il doppio della probabilità di sviluppare la schizofrenia.
Ma come si è arrivati a tale affermazione? Tutto parte da un parassita che può sembrare innocuo e che solitamente viene trasmesso attraverso l’assunzione di carne o pesce poco cotta o acqua contaminata, il toxoplasma gondii.
Tuttavia tale parassita una volta entrato nel nostro organismo potrebbe entrare nel sistema nervoso centrale causando seri danni alla nostra psiche.
Infatti da alcuni studi è emerso un collegamento tra il toxoplasma e i cambiamenti di personalità, il parassita e la comparsa di sintomi psicotici e disturbi neurologici come la schizofrenia. Ma che collegamento ha tale parassita con il nostro amico a quattro zampe?
Come detto nel paragrafo precedente, il parassita toxoplasma può essere la causa della schizofrenia. Ma che rapporto vi è tra questo parassita e il nostro amico peloso?
Si è scoperto che l’essere umano può contrarre il toxoplasma gondii anche se viene morso da un gatto infetto, senza però presentare sintomi.
Infatti dallo studio è emerso che circa 40 milioni di persone negli Stati Uniti sono state infette senza però presentare alcun sintomo.
Per questo motivo, secondo gli esperti, vi è un collegamento tra il gatto e la schizofrenia dell’uomo. Tuttavia è necessario sottolineare che tale studio non può dimostrare al 100% che chi convive con un gatto è a rischio di soffrire di schizofrenia, ma è sicuramente necessario fare attenzione ai morsi dei felini.
Vuoi che il cibo del gatto non si guasti dopo l'apertura della confezione: segui alcuni…
Un Golden Retriever gioca spensieratamente in salotto finché incontra la versione gigante del suo peluche…
Rinchiuso in una cassa e poi abbandonato: il cucciolo di cane congelato e affamato viene…
Se il cane si lamenta all'improvviso il suo guaito potrebbe essere la prima spia di…
Una cagnolina ha salvato i suoi cuccioli dall'incendio, portandoli al sicuro sul camion dei pompieri:…
Nessuno voleva fare amicizia con un cucciolo di cammello, finché il quattro zampe non ha…