Cane in condominio: è possibile vietare l’accesso alle aree comuni?

Uno dei problemi che si sta presentando sempre più frequentemente è legato alla presenza del cane in condominio, ecco i dettagli.

Cane nell'appartamento di un condominio
Cane triste (Pixabay-Canva-News.cani.it)

Occuparsi di un cane è come avere a che fare con due facce della stessa medaglia: da una parte è tutto molto bello ed emozionante, dall’altra c’è tutto l’aspetto della responsabilità, dei problemi e degli inconvenienti.

Uno dei problemi più diffusi in questo caso è quello legato al cane in condominio. Molte persone si lamentano se l’animale occupa le parti comuni o le sporca, naturalmente. Ma come funziona?

Che cosa ci dice la legge su questo aspetto? Che cosa può fare un cane e che cosa non può fare esattamente? Quando il proprietario deve stare attento al proprio animale domestico? Cercheremo di avere delle risposte più chiare.

Cane in condominio: cosa dice la legge

Una persona che abita in un condominio ha la stessa possibilità di avere un animale come ce l’ha una persona che vive in aperta campagna e in una casa singola con giardino? In realtà la legge di riforma del condominio dice che nessun regolamento condominiale può più vietare a un condomino di possedere o detenere animali domestici (articolo 1138 del Codice civile).

Cane che tira la corda fuori dal condominio
Cane che tira la corda (Pixabay-News.cani.it)

Il ruolo dell’animale domestico sta avendo sempre più importanza nel contesto familiare. Questo, però, non significa che chi ha un animale domestico sia legittimato a fare qualsiasi cosa.

Deve comunque rispettare le regole del quieto vivere e del buon senso. Inoltre, è molto facile, in spazi ristretti come quelli condominiali, infastidire le persone che non hanno animali o comunque a cui non piacciono gli animali in contesti domestici.

I condòmini hanno tutto il diritto di lamentarsi e di impugnare anche azioni legali qualora non vengano rispettate alcune regole. Al momento, anche se nel proprio appartamento è consentito tenere un animale da compagnia, il problema si presenta piuttosto nelle aree comuni.

Queste sono gli ascensori, qualora fossero presenti, le scale e il cortile. Qui il discorso si fa un po’ più delicato e complicato perché il cane potrebbe sporcare facilmente con le zampe, con il pelo o con i suoi bisogni.

Le regole da rispettare e la responsabilità penale

Per prima cosa dobbiamo sempre tenere a mente che un cane deve avere il microchip ed essere registrato all’anagrafe canina. Questo è un obbligo. Al contrario, questo obbligo non esiste (al momento) per il gatto.

cagnolino di condominio con espressione triste
Cane con espressione triste (Pixabay-News.cani.it)

Se si usa l’ascensore con il cane, questo deve avere la museruola. Inoltre, non deve mai essere lasciato libero nelle scale e nel cortile, ma può essere presente solamente al guinzaglio.

Naturalmente, ma questo dovrebbe essere scontato, il cane deve sempre essere in regola con le vaccinazioni e deve essere curato costantemente. Detto questo, il padrone è il responsabile assoluto del comportamento del cane.

Se il cane crea danni, se disturba la quiete pubblica, se sporca, se rompe oggetti o se ferisce delle persone, il proprietario risponderà di questo a livello penale. Ci sono molti casi in cui un cane ha aggredito un altro cagnolino più piccolo e la persona di riferimento.

In questi casi, si avrà una condanna per i danni, ma anche per il non aver rispettato le regole che abbiamo descritto precedentemente in questo articolo.

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