Nelle ultime ore una drammatica storia di violenza è arrivata dal Qatar, dove un bambino è stato morso da un cane scatenando una reazione senza precedenti da parte di una gang locale.
Anche se la vicenda è ancora in fase di ricostruzione, sembra che tutto sia iniziato nel momento in cui si è diffusa la notizia del ferimento di un bambino ai danni di un cane: il quattro zampe, seguito da un’associazione di volontari, per cause ancora da chiarire avrebbe infatti morso il piccolo in maniera non grave.
Quel che nessuno poteva immaginare è che cosa avrebbe scatenato questo episodio.
Invece di arginare l’evento in un chiarimento tra i responsabili dell’associazione e i genitori del bambino, si è scatenata una vera e propria caccia al cane, che ha avuto un esito shock.
Cosa è accaduto in Qatar
Una nutrita folla di persone armate (si pensa costituita dai parenti del bambino e dagli amici) ha infatti fatto irruzione in una struttura protetta dove alcuni volontari sono soliti dare da mangiare a cagnolini randagi e abbandonati. Qui, la gang ha aperto il fuoco uccidendo 29 cani in una vera e propria esecuzione mirata. Decine sono stati gli animali feriti, tra cui un cucciolo, ora in fin di vita.
Il massacro, commentato in modo drammatico dalle associazioni animaliste, sembra esser stato ben progettato dal gruppo di violenti che, peraltro, non ha avuto alcun timore nell’entrare nella struttura situata all’interno di una fabbrica presidiata da alcune guardi di sicurezza.
Alcune associazioni di volontari hanno domandato alle autorità del Qatar di fare giustizia per i cagnolini uccisi, mentre sui social media tante persone si domandano perché a questa folla fosse permesso l’accesso alle armi da fuoco.
Purtroppo, non ci attendiamo nessuna punizione severa: il maltrattamento di animali è punito con pene minime in Qatar, con un massimo di due mesi di carcere, e sarà già molto difficile individuare tutti gli artefici di questa strage.