E se ti dicessimo che potrai portare il tuo cane in ufficio?

Degli studi hanno dimostrato che i cani e gli altri animali da compagnia, migliorano le prestazioni lavorative.

Potrai portare il tuo cane in ufficio
Potrai portare il tuo cane in ufficio? Foto by Pixabay.

Chi lavora in ufficio può capire l’ansia che si prova a lasciare solo Fido tutta la giornata. Soprattutto se siamo preoccupati per qualcosa in particolare e vorremmo tenerlo con noi.

Quando torniamo a casa la sera ci sembra il momento più bello della giornata, apriamo la porta e lui è lì che ci fa le feste come se fosse successa la cosa più bella del mondo. Sei tornato a casa.

Sicuramente sarà capitato a tutti di lavorare un periodo da casa, come nel periodo del lockdown, dove la maggior parte dei lavori erano svolti in smartworking. E cosa si provava a lavorare con il proprio animale accucciato vicino?

Ecco è proprio di questo che parleremo qui. Se il nostro cane ci seguisse a lavoro?

È vero, diversi studi hanno dimostrato che portare il proprio cane in ufficio migliora il morale, le relazioni lavorative e si ha anche un equilibrio maggiore tra lavoro e vita privata.

E per dimostrarlo l’azienda farmaceutica Boeringher Ingelheim ha deciso di lasciare che i dipendenti portino con loro il proprio cane. Vediamo cosa hanno dichiarato al giornale “Il Fatto Quotidiano”.

Perché portare i proprio animali in ufficio migliora le prestazioni lavorative

Portare il cane in ufficio
Portare il cane in ufficio, ecco cosa si può fare. Foto by Pixabay.

“La presenza dei cani in ufficio innesca una maggior disponibilità, abbatte le barriere di comunicazione, migliora i sentimenti di comunità e incoraggia l’interazione tra i collaboratori.” questo è quanto dichiarato da Antonio Barge, HR Director di Boehringer Ingelheim.

Molti si chiederanno se questo però non implichi che i dipendenti si possano distrarre maggiormente con la presenza del proprio cagnolino.

Ci chiarisce tutto la dottoressa Spartia Piccinno, Presidente dell’Associazione Italiana PET Therapy, “In realtà no, perché l’abitudine ad avere accanto il cane può favorire nel suo proprietario una riduzione dell’ansia e della responsabilità di averlo lasciato solo a casa e questo lo aiuterà a concentrarsi di più sull’attività che sta svolgendo”.

Ovviamente però questa concessione fatta dalla Boehringer è comunque soggetta a dei regolamenti da seguire.

Infatti, per poter accedere ai tornelli all’ingrasso, i dipendenti e i loro animali devo prima aver superato un test di compatibilità.

Questo si riesce a ottenere tramite il patentino del “Buon Conduttore Cinofilo”. Viene rilasciato da un educatore professionista, che valuta la qualità del rapporto tra proprietario e il suo animale.

In sostanza, spiega la dottoressa Piccinno che il patentino “riprende iniziative a livello europeo sul ‘cane buon cittadino’. Il patentino viene rilasciato da un Centro di educazione cinofila e prevede dieci semplici lezioni in compagnia di un educatore. Durante il corso si testa il comportamento del cane nelle tipiche situazioni di città”.

Il cane viene abituato tramite degli esercizi a reagire in maniera positiva ai differenti stimoli che si trovano in città.

La dottoressa ci fa sapere che in altri Paesi questa realtà esiste già da decenni, come a New York dove gli animali era già ammessi 20 anni fa. Qui in Italia si è cominciato da soli 5 anni. le stessa è andata ad inaugurare l’apertura di una di queste opportunità a Milano, in una casa editrice.

La dottoressa Piccinno specifica che in Italia ci sono ancora delle barriere culturali da abbattere “Ci sono ancora pregiudizi, come la paura che questi animali portino malattie o problemi di igiene. Non è vero. Cani, gatti o animali domestici non portano malattie. Prima di tutto perché sono vaccinati e ben controllati”.

Continua dicendo che ovviamente per i parassiti esistono gli antiparassitari e che per quanto riguarda la sicurezza, fa un esempio “noi realizziamo programmi negli ospedali, in reparti oncologici dove ci sono persone con sistema immunitario più debole e le assicuro che non c’è mai stato un problema ascrivibile alla presenza degli animali”.

Per quanto riguarda i colleghi che non sono amanti degli animali la dottoressa ha affermato che, in genere, le persone più titubanti sono quelle che in realtà temo di affezionarcisi e che ha visto succedere cose sorprendenti a riguardo.

Ovviamente questa iniziativa non è rivolta solo ai cani ma anche agli altri animali domestici, come i gatti, i conigli e anche gli acquari.

L’Associazione Italiana PET Therapy fornisce consulenze con enti e agenzie che desiderano capire come attivarsi per questa esperienza. Inoltre, semplifichiamo tutti gli iter e danni informazioni concrete.

Impostazioni privacy