1.400 cani e gatti sul “camion della morte” diretto a Yulin: centinaia di morti

Oltre 1.000 cani e gatti trovati sul “camion della morte” diretto a Yulin, centinaia di morti.

1.400 cani e gatti sul camion della morte
Cani e gatti del “camion della morte” finalmente al sicuro. Foto by YIDU CENTER / CAWA.

Centinaia di cani e gatti sono stati salvati da un “camion della morte” diretto a Yulin, nel sud della Cina.

Erano 1.400 gli animali tenuti in gabbie in condizioni pessime, tanto stretti da non potersi muovere, uno addosso all’altro.

Purtroppo, apprendiamo che ben 370 animali sono morti a bordo di questo camion. Se cause sono varie e le più classiche visto lo stato in cui viaggiavano: ferite aperte, malattie respiratorie, disidratazione e ossa rotte.

Questo è quanto ha dichiarato Humane Society International (HSI), un gruppo animalista. Vediamo nel dettaglio cosa è successo.

370 animali morti sul “camion della morte” diretto a Yulin

370 animali morti sul camion della morte diretto a Yulin
Condizioni degli animali sul camion della morte diretto a Yulin. Foto by YIDU CENTER / CAWA.

Humane Society International ha condiviso un filmato dove mostrano i cani e i gatti che, dopo essere stati salvati dalla Capital Animal Welfare Association (CAWA), ricevono cure d’emergenza.

Dove erano diretti questi poveri animali? Ai macelli di Yulin, nel sud della Cina, un’area nota per il commercio di carne di cane e gatto.

Come molti sanno già, in Cina non esiste un divieto nazionale sul consumo di carne di cane e gatto. Però il Ministero dell’Agricoltura li definisce animali da compagnia e non bestiame!

A giugno, ogni anno, si tiene il Lychee and Dog Meat Festival a Yulin, dove la gente si riunisce per mangiare la carne.

Hao Da-yue del CAWA dichiara di non aver mai visto “una scena così scioccante”. È questo che ha dichiarato in un comunicato stampa, era presente al salvataggio degli animali. Ha affermato che “l’odore di morte, diarrea e vomito era opprimente”.

Wendy Higgins, direttore dei media internazionali dell’HSI, ha dichiarato a Newsweek: “Credo sia difficile per la gente rendersi conto dell’enorme portata del commercio di carne di cane e gatto in Cina. È solo quando avviene un’intercettazione di un camion come questo che il mondo intero si confronta con la sconvolgente realtà, perché la verità è che anche un camion di queste dimensioni è una goccia nell’oceano”.

È vero che non esiste un divieto di mangiare questi animali, ma i macelli di cani e gatti continuano a violare la legge. Infatti, uccidono animali non riconosciuti legalmente come bestiame!

Per fortuna il “camion della morte” è stato intercettato dalla polizia. Quando gli animalisti sono arrivati sul posto, quello che hanno trovato era davvero straziante corpi di cani e gatti morti.

Gli attivisti si sono subito messi in moto per dare le cure di emergenza agli animali già lì sulla strada.

Però Hao Da-yue ha dichiarato che di aver visto “diversi cani e gatti morire sul ciglio della strada nonostante i disperati tentativi di aiutarli, non si poteva fare altro che tenerli in braccio mentre morivano”.

“Gli attivisti lavoravano con le lacrime agli occhi, molti chiaramente scioccati da ciò a cui stavano assistendo”, ha detto Hao. “Il mondo deve vedere come questi poveri cani e gatti soffrono per il commercio di carne in Cina. Una crudeltà così spaventosa fa vergognare la Cina e la maggioranza dei cinesi che non vogliono avere nulla a che fare con questo commercio spregevole”.

Tutti i poveri animali che sono riusciti a sopravvivere a questo inferno sono stati portati in strutture temporanee in attesa di essere prelevati dai rifugi locali.

La cosa terribile è anche un’altra, purtroppo, è probabile che molti degli animali su quel maledetto camion fossero animali domestici rubati!

Wendy Higgins ha dichiarato che “Ogni anno milioni di cani e gatti vengono strappati e uccisi per la carne. Per quanto sia orribile da vedere, il cambiamento in Cina deve davvero venire dall’interno e quindi l’advocacy più efficace che possiamo fare è sostenere i gruppi animalisti e gli attivisti cinesi che lavorano duramente per creare questo cambiamento”.

Poi ha concluso con importanti informazioni: “I gruppi cinesi con cui l’HSI collabora si impegnano attivamente con le forze dell’ordine in modo che, quando avvengono queste intercettazioni, gli agenti sul campo conoscano le leggi pertinenti che possono applicare per confiscare gli animali o cercare di perseguire i responsabili. Non si tratta di leggi sul benessere degli animali, di cui c’è un disperato bisogno, ma sono almeno strumenti legali che possono essere utilizzati per reprimere questo crudele commercio”.

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