La grettezza del genere umano torna a far discutere e a pagarne le spese sono i nostri amici a 4 zampe: ecco l’ultima evidenza dai canili
Molte persone ogni anno decidono di recarsi in canili o rifugi per scegliere un cagnolino e donargli una nuova prospettiva di vita. Per quanto gli animali in questi ambienti vengano sfamati e accuditi, non hanno un umano a cui legarsi e la possibilità di condurre una vita all’altezza di quanto meritino davvero. In moltissimi, però, vivono ancora di pregiudizi…
Ebbene sì, anche tra chi si reca nei canili girano ancora false credenze e questo è a dir poco paradossale. Certo, il feeling che si instaura tra cane e padrone è tastabile spesso a prima vista, motivo per cui è bene fare una scelta dettata dal cuore.
Di base, però, tutti i cani bisognosi d’aiuto hanno il diritto di poter essere amati e vivere in una casa dove i padroni li coccolino come figli. Purtroppo, però, anche solo nella scelta del pelosetto da portare a casa, si escludono determinate categorie per motivi a dir poco vergognosi.
No, non parliamo di peso, taglia o razza, ma di qualcosa di ancora più triste e ed infondato…
Ecco qual è il cane meno adottato: i motivi sono raccapriccianti
Le evidenze sono state riscontrate proprio da chi lavora quotidianamente in rifugi e canili: nonostante la volontà di portare a casa un amico a 4 zampe, in tantissimi appongono come condizione per l’adozione che il cane non abbia il manto nero. Ma come mai questa terribile concezione? Ve ne parliamo scorrendo in basso…
Si chiama Black Dog Syndrome, tradotto “sindrome del cane nero” e fa sì che, ancora nel 2022, moltissimi pelosetti scuri siano rinchiusi nelle loro gabbie nei canili di tutta Italia. La motivazione di questa triste evidenza risiede, purtroppo, nella superstizione.
Nelle credenze popolari, infatti, il colore nero è sempre stato associato a qualcosa di malvagio o cattivo: basti pensare alle filastrocche per bambini, quando veniva citato “l’uomo nero” e tutti si impaurivano in un batter d’occhio.
Anche nella tradizione anglosassone, esiste il “Black Dog”, un grande e feroce cane nero che vaga nei campi la notte. Imbattersi in lui non era affatto di buon auspicio, in quanto, secondo le credenze, voleva dire esser vicini alla morte.
Nella nostra civiltà, il nero è sinonimo di lutto ma questo non dovrebbe mai influire a discriminare i cani scuri: numerosi, infatti, sono i volontari che combattono giorno dopo giorno ad abbattere questa pratica così ingiusta e poco civile.