Molte persone fanno vivere i loro pesci rossi da soli. Ma è una buona abitudine o è una sofferenza per i nostri piccoli amici acquatici?
In questo approfondimento cercheremo di riassumere la verità sulla solitudine dei pesci rossi e scopriremo se effettivamente i pesci rossi hanno necessità di un compagno o possono cavarsela da soli.
Cerchiamo di scoprire cosa devi sapere!
Pesce rosso: meglio da solo o in compagnia?
Cominciamo subito con il condividere che anche se i pesci rossi possono tecnicamente vivere da soli, non è consigliabile sottoporli a questa abitudine: anche i pesci rossi sono infatti creature sociali che… stanno meglio quando hanno dei compagni. D’altronde, in natura, i pesci rossi si spostano in gruppo e mettono in atto comportamenti sociali come l’inseguirsi.
Insomma, se tenuti da soli nella loro vaschetta, i pesci rossi possono annoiarsi o deprimersi, con conseguenti problemi di salute. Un pesce rosso solitario ha anche maggiori probabilità di diventare aggressivo, sia nei confronti di altri pesci che dovessero poi essere introdotti nella vaschetta, che di chi se ne prende cura. È molto meglio, sia per il pesce rosso che per il suo proprietario, tenere almeno due pesci rossi insieme!
Ciò premesso, è anche vero che non è giusto saltare a frettolose considerazioni e che ci sono diversi studi che invece dimostrano come in realtà il pesce rosso possa ben vivere anche da solo. Peraltro, una vita solitaria per il pesce rosso determinerà meno stress (meno competizione per il cibo ) e più attenzione da parte del proprietario.
Ad ogni modo, il nostro suggerimento è quello di inserire almeno un altro pesce rosso all’interno dell’habitat domestico del nostro compagno acquatico, permettendogli così di sentirsi meno solo e di fruire di più interazioni con il suo partner.