Ecco quanto costa riportare in vita il tuo gatto: incredibile ma vero!

Scopriamo insieme quanto costa far clonare il tuo gatto e anche altri animali domestici. Ora è un’opzione possibile.

La clonazione degli animali domestici è una tecnologia che sta diventando sempre più popolare. Negli ultimi anni, la clonazione degli animali domestici è diventata un business, con i prezzi che possono raggiungere fino a 25mila dollari per un gatto clonato.

Gatti clonati
La clonazione degli animali domestici (news.cani.it). Foto by Pixabay.

In questo articolo, esamineremo come la clonazione degli animali domestici sia diventata un business, i motivi per cui le persone scelgono di clonare i loro animali domestici e le possibili conseguenze di questa pratica.

La clonazione degli animali domestici

Come la clonazione degli animali domestici è diventata un business? La clonazione degli animali domestici è diventata un business a causa della crescente domanda di animali clonati da parte dei proprietari di animali domestici.

La tecnologia di clonazione è stata sviluppata negli anni ’90 e ha reso possibile la creazione di animali identici a quelli esistenti. Ricordiamo tutti quanti la Pecora Dolly nel 1996 che aveva però finalità scientifiche e unica sopravvissuta di ben 277 tentativi non andati a buon fine.

Infatti, la tecnologia è stata inizialmente utilizzata per scopi medici, ma negli ultimi anni è stata adottata anche da persone che desiderano clonare i loro animali domestici.

La domanda di animali clonati è aumentata, portando alla creazione di un mercato per la clonazione degli animali domestici. I prezzi per un gatto clonato possono raggiungere fino a 25mila dollari.

Animali clonati
Ecco quanto costa riportare in vita il tuo gatto: incredibile ma vero (news.cani.it). Foto by Pixabay.

Ma possono essere clonati anche altri animale, guardando il tariffario di quella che è stata la prima e anche unica azienda che fornisce clonazioni commerciali, la statunitense Viagen Pets and Equine, il gatto costa 35mila dollari, il cane 50mila, il cavallo 85mila. Si possono anche solo conservare i geni del proprio animale domestico e il costo è di 1.600 dollari.

Ci possono essere diversi motivi per cui le persone scelgono di clonare i loro animali domestici. In genere, il motivo più comune è la volontà di preservare un animale caro che è morto.

La clonazione offre alle persone la possibilità di ricreare un animale identico a quello che hanno perso. Ma attenzione, è identico solo fisicamente, ma non nel carattere che stesso gli specialisti dell’agenzia hanno dichiarato che la personalità “ogni animale la sviluppa sulla base di fattori esterni”.

All’inizio era una “moda” conosciuta per lo più per personaggi famosi che si sono rivolti all’azienda per far clonare i loro animali, come nel 2018 Barbra Streisand con due cloni della sua barboncina Samantha, oppure, Simon Cowell e tre copie del suo Yorkshire terrier.

Ma in realtà anche le persone comuni si rivolgono a questo servizio a seguito della perdita dei loro animali domestici.

Tuttavia, la clonazione degli animali domestici presenta anche alcuni rischi, come problemi di salute e benessere degli animali e preoccupazioni etiche.

Infatti, secondo alcuni studi gli animali clonati sono più inclini alle malattie, vi è un alto tasso di fallimento nel processo di clonazione che implica l’uso di diverse mamme surrogate per fare diversi tentativi.

Poi bisogna considerare che è bene sottolineare il problema degli animali che rimangono nei rifugi senza trovare una famiglia che li adotti! A questo proposito si è espressa la Peta, l’associazione animalisti, definendo la pratica della clonazione di animali domestici una “moda crudele per fare soldi”.

La Peta ha dichiarato: “Incoraggiamo chiunque voglia portare un altro compagno-animale nella propria vita ad adottarne uno dai rifugi locali, dai canili e gattili, invece di alimentare la clonazione. Non critichiamo il dolore che scatena la perdita di un animale amato, ma la scelta di spendere tempo e soldi in un esperimento di laboratorio, pur di avere un clone del precedente amico a quattro zampe”.

Inoltre, l’associazione ricorda che “dietro la storia di questa tecnologia riproduttiva c’è tanta sofferenza e l’esito è incerto”.

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