7 miti da sfatare sulle pulci. Ci credevi anche tu

Quando si amano i cani non si può fare a meno di parlare degli aspetti meno piacevoli che li riguardano, ciò per salvaguardare la loro, ma anche la nostra salute.

I parassiti, in particolare le pulci, sono uno di quegli argomenti che spesso provocano ribrezzo in numerose persone, ma è essenziale capire bene le caratteristiche di questi animali se si vuole mantenere in salute il proprio cane.

pulci e miti da sfatare
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Purtroppo anche riguardo alle pulci a causa della disinformazione girano alcuni miti o leggende metropolitane che vanno assolutamente sfatate, onde evitare di commettere errori. In questo articolo affronteremo insieme 7 di questi miti da sfatare sulle pulci, facendo definitivamente chiarezza. 

I punti fondamentali

  • L’aglio allontana le pulci

È assolutamente sbagliato dare dell’aglio ai cani per cercare di liberarli dalle pulci o per prevenirle, infatti non esiste alcuna prova scientifica che ciò accada realmente. Quello che invece è certo è che, somministrare aglio ai cani, fa male.

Infatti questo vegetale, innocuo per l’uomo,  attacca i globuli rossi del cane favorendo l’insorgere di pericolose anemie.

Quindi l’uso dell’aglio per combattere le pulci, o comunque per “curare” qualsiasi malattia canina è assolutamente da evitare, perché oltre a non avere effetto, danneggia anche la salute del vostro amico a quattro zampe. 

  • Solo gli animali che vivono fuori prendono le pulci

La credenza che se si tiene un cane in casa questo non possa prendersi le pulci, è assolutamente sbagliata. In effetti i cani che vivono all’esterno o che comunque vivono per la maggior parte fuori e hanno contatti con gli altri cani o animali, hanno più probabilità di essere parassitati dalle pulci, tuttavia anche quelli “segregati” in casa possono prenderle. Come? Tramite dei “vettori” ovvero altri animali che le trasportano e quando parlo di animali, comprendo anche gli uomini.

Infatti, nonostante la pulce non preferisca l’essere umano, può comunque utilizzarlo come “mezzo di locomozione”, saltando sui vestiti e seguendolo quindi fin dentro casa dove poi lo lascerà per trasferirsi sul suo ospite preferito: il cane.

Detto ciò si possono fare 2 considerazioni: 1, utilizzate sempre gli antiparassitari, anche se il vostro amico a quattro zampe dimora in casa e 2, non segregate il cane in casa, mettetegli la pipetta e il collarino e fatelo uscire il più possibile per fare moto e socializzare con gli altri cani e uomini. 

  • Non ci sono le pulci durante l’inverno

Molti proprietari di cani si sentono al sicuro dalle pulci durante i mesi freddi e sospendono per questo motivo i trattamenti antiparassitari. Ma ciò non è del tutto vero, infatti in presenza di climi rigidi i cani hanno poche possibilità di prendere le pulci all’esterno, perché queste muoiono o comunque non sono presenti nello stato adulto.

pulci
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Ma in casa il discorso cambia. L’ambiente domestico diventa il luogo ideale per la proliferazione delle pulci, le quali possono anche rimanere dormienti e ripartire all’attacco ai primi tepori. Quindi è importante utilizzare gli antiparassitari durante tutto il corso dell’anno, anche quando fa freddo e le pulci non si fanno vedere, perché anche se non “saltano all’occhio”, loro ci sono e stanno sempre in agguato. 

  • Se pulisco frequentemente la casa distruggo le pulci

Le pulci sono degli animaletti veramente insidiosi e resistenti. L’evoluzione le ha temprate per resistere alle condizioni più disparate e credere che con la sola pulizia della casa si possa evitare che proliferino, è un concetto assolutamente sbagliato.

Se si posseggono animali domestici in casa, bisogna assolutamente utilizzare antiparassitari idonei a contrastare questo parassita.

Pensare che con l’aspirapolvere e la candeggina si sia al sicuro dalle pulci è un’illusione. Una sola pulce, nascosta nei meandri del pavimento o del tappeto, può generare dalle 40 alle 50 uova al giorno, dando vita a un “esercito” di nemici saltellanti che presto potranno invadere tutta la casa, e noi non saremo sicuro in grado di contrastarle con aspirapolvere e paletta. 

  • Le pulci preferiscono la moquette 

Molte persone sono convinte che le pulci proliferino meglio nella moquette e che con un pavimento o un parquet ci siano meno probabilità di una infestazione. In realtà le uova e le larve delle pulci possono sopravvivere praticamente in ogni tipo di ambiente domestico e non.

Le possiamo ritrovare nella biancheria, nei vestiti, nei tappeti, tra le piastrelle o le assi di legno. Potenzialmente nessun ambiente della casa è salvo dalla presenza delle uova o delle larve delle pulci. Proprio per questo, se si  hanno animali domestici in casa, non bisogna abbassare la guardia e adottare tutte le misure preventive adeguate. 

  • Quando ho liberato il mio cane dalle pulci, il problema è finito

L’errore più comune tra i proprietari di cani, quando si tratta di pulci, è quello di credere che una volta eliminate le pulci dal cane, il problema sia terminato. Spiacente, non è assolutamente così!

L’intuizione erronea è dovuta al fatto che l’attenzione del padrone si focalizza sull’animaletto saltellante che “corre” tra i peli del suo amico a quattro zampe e che è così evidente quando presente.

Stiamo parlando dello stadio adulto della pulce, quello che tutti conoscono bene. In realtà, la pulce come la conosciamo, ovvero quella adulta, costituisce solo una piccola parte del problema. Infatti, la parte più grande della spinosa questione delle infestazioni di pulci, è da addurre alle uova e alle larve.

Proprio per questo è essenziale combattere questi parassiti anche quando sono “invisibili”, perché è proprio in questo fattore che si nasconde la loro forza. È importante quindi utilizzare prodotti antiparassitari che combattano non solo le pulci adulte, ma anche le larve e le uova. 

  • Se il cane non si gratta non ha le pulci 

Anche se il prurito è uno dei principali segnali della presenza delle pulci sul nostro cane, non toglie che anche se il nostro fido non si gratta, potrebbe comunque averle. Il prurito è la reazione alle punture di questi fastidiosi parassiti che infestano il manto del cane e si nutrono del suo sangue, pungendogli la cute.

Tuttavia la reazione pruriginosa può essere soggettiva e un cane può grattarsi più o meno rispetto ad un altro soggetto. Quindi, se non siamo in presenza di una massiccia infestazione, possiamo anche non accorgerci della presenza del parassita, basandoci soltanto sul grattarsi del cane.

Per questo è bene controllare di tanto in tanto il manto per verificare la presenza di “intrusi”. 

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