Il cane randagio ha voluto ringraziare i suoi salvatori donando tutto quello che aveva a disposizione, ovvero un cumulo di spazzatura.
Ogni quattro zampe che si vede per la strada ha la propria storia, può essere stato abbandonato, maltrattato oppure può essere nato randagio. In ogni caso sopravvivere alla strada non è compito facile e alcuni esemplari si ritrovano in estrema difficoltà, senza cibo, acqua oppure feriti. Proprio un cane che viveva da randagio è stato trovato agonizzante, ma la donna che lo ha soccorso è intervenuta appena in tempo.
Il cane regala quel poco che ha ai suoi soccorritori: il gesto strappalacrime
Il suo nome è Cauche ed un cane mix Rottweiler che ha vissuto da randagio e in condizioni precarie per troppo tempo. È stato trovato da una donna che lo conosceva, perché anche se viveva da randagio, tecnicamente apparteneva ad una famiglia del posto che non lo voleva più.
Non solo quella famiglia lo lasciava libero di uscire, ma lo scacciava indietro ogni volta che tornava indietro. Poi la donna, lo ha trovato fuori dal suo posto di lavoro sotto un auto in condizioni disastrose: era magro, sembrava più anziano di quel che è in realtà e si muoveva con difficoltà.
Vedendolo in quelle condizioni non ha saputo più ignorare la situazione e lo ha portato immediatamente dal veterinario. Cauche è stato ricoverato in clinica per circa un mese per problemi ai reni e il verme del cuore. Fortunatamente il cucciolo è sopravvissuto e questo anche grazie all’intervento del Refugio Dejando Huella avente sede a Tampico, in Messico.
Proprio presso il rifugio, il mix Rottweiler ha sprigionato il suo essere generoso e amorevole. Il cane ci teneva a ringraziare i suoi soccorritori e per farlo ha portato loro ogni giorno un pezzo i bottiglia rotta, un bastone, un pietra, sostanzialmente della spazzatura.
Quella spazzatura è tutto ciò che aveva in quel momento ma il suo buon cuore non riusciva ad ignorare i suoi soccorritori. Un gesto pieno d’amore e d’affetto che incarna perfettamente il carattere del bel cucciolone. Adesso che si è rimesso in sesto, trascorre le sue giornate al rifugio, in attesa di trovare una famiglia amorevole che lo accetti e gli voglia bene.
