Un cagnolino meticcio ospite di un rifugio chiede con occhi supplicanti e zampette giunte di essere adottato: Wedelek spera di trovare una famiglia.
I rifugi per animali di tutto il mondo sono pieni di cani e gatti bisognosi di ricevere le cure di una famiglia. Questi quattro zampe attendono per anni che qualcuno scelga di adottarli, nella maggior parte di casi la loro attesa si rivela purtroppo vana. Così è per un cagnolino meticcio dal manto nero che guarda con occhi supplicanti chiunque passi davanti alla sua gabbia, chiedendo con le zampette giunte di poter uscire dalla sua prigione.
Il cagnolino Wedelek attende di essere adottato: la sua ricerca di una famiglia è commovente
A testimoniare la tristezza del cagnolino meticcio è un video condiviso su Facebook sulla pagina ufficiale del rifugio che ospita il quattro zampe, il Schronisko dla Bezdomnych Zwierząt w Celestynowie (all’account social @Celestyniaki – Schronisko dla Bezdomnych Zwierząt w Celestynowie).
Wedelek si trova in un rifugio per animali a Celestynów nella Polonia centro-orientale (un villaggio della contea di Otwock, nel voivodato della Masovia). Il cagnolino, un meticcio dal manto nero, ha lo sguardo triste: con gli occhi pieni di angoscia, il quattro zampe osserva tutte le persone che passano davanti al suo box.
I volontari del rifugio descrivono Wedelek come un cagnolino di tre anni e «nove libbre di felicità. Con i suoi dentini e lo sguardo dolce, il carisma infantile. Rende chiunque affettuoso quando li vede piegare le zampe per attirare attenzione… qualsiasi cosa dalla mano umana».
Lo staff del rifugio aggiunge che «Wedelek quasi impazzisce alla vista di un essere umano. Incrocia le zampe e chiede un attimo di attenzione. Chiede una casa più bella che può. Ha un carattere gentile e amichevole. Ride sempre ed è gioioso. Un sole che cammina!».
Wedelek poggia le zampette sulle sbarre della sua gabbia e chiede di ricevere attenzioni. Le sue richieste, però, non ottengono successo. Il cagnolino attende ormai da tanto tempo una famiglia che lo adotti e che gli doni tutto l’affetto che merita e di cui ha bisogno. (di Elisabetta Guglielmi)