Non tutti si sono resi conto che sono sempre di più le persone che vengono morse da un cane rispetto al passato. E non tutti sanno che anche il proprio cane è in grado di mordere, anche se sembra insospettabile!
Dunque, quello che i proprietari di cani devono assolutamente fare, è riconoscere i primi segnali di aggressività, al fine di intervenire e tenere al sicuro il quadrupede.
Prima di comprendere come impedire ai cani di mordere, dobbiamo innanzitutto capire perché lo fanno.
Ora, la causa più comune è sicuramente quella che si sentono minacciati e cercano di proteggersi. In altri termini, come spesso si suol dire, l’attacco è la migliore forma di difesa.
Come evitare che il cane senta il bisogno di mordere?
Ora, poiché la maggior parte dei morsi – come abbiamo commentato qualche riga fa – avviene per un bisogno di difesa, il modo migliore per prevenire un morso, è certamente quello di aiutare l’animale domestico a sentirsi al sicuro.
Per far ciò, uno dei modi è quello di non avvicinarsi a un cane a testa alta: per loro è un comportamento intimidatorio.
Invece, una buona regola è quella di non avvicinarsi al cane, lasciando che sia lui a venire da noi. In questo modo il cane sentirà di avere il pieno controllo della situazione e potrà indietreggiare se si sente a disagio, senza dover ricorrere all’aggressione.
L’animale potrebbe aggredire anche perché è protettivo nei confronti degli oggetti, o delle persone, che ci sono nei paraggi (cibo, acqua, letto, ecc.).
Ciò premesso, ecco alcuni segnali che dovresti osservare nel tuo cane, poiché potrebbero equivalere a un segnale di allarme:
- leccarsi le labbra fuori contesto (ad esempio, se non c’è cibo in giro)
- sbadigliare quando è improbabile che sia stanco
- ansimare quando non fa caldo e non stanno correndo
- occhi spalancati
- alzare una zampa
- rotolarsi per mostrare la pancia
- coda in mezzo alle gambe
Piccoli segnali che potrebbero essere travisati da un padrone inesperto, per questo è importante osservare sempre il proprio amico, proprio come si farebbe con un bambino, per anticiparne i bisogni o per capire il perché di un dato comportamento.