I prezzi continuano a crescere e il carovita si sta abbattendo sulle nostre tasche. Tutto ciò avrà dei riflessi anche sulla vita e sul benessere dei nostri amici cani?
A domandarlo è un nuovo sondaggio di Dogs Trust, secondo cui il 45% dei proprietari dei cani ritiene che la crisi del costo della vita renderà sempre più difficile dare ai cani tutto ciò di cui hanno bisogno.
Si tratta di una percentuale evidentemente altissima, considerato che lo stesso sondaggio condotto poco più di un mese fa aveva dato come risultato una percentuale di 10 punti inferiore (35%), denotando così un maggiore ottimismo rispetto a quanto sperimentiamo oggi.
Ma quali sono le preoccupazioni principali dei proprietari di animali domestici?
Cosa preoccupa i proprietari di cani
La principale preoccupazione tra i proprietari di cani è quella legata alle spese veterinarie. A luglio il 51% di coloro che ha risposto al sondaggio ha posto infatti tali spese al primo posto nell’elenco delle preoccupazioni per i mesi a venire.
Al secondo posto di questa classifica si trova il prezzo del cibo per cani, che preoccupa il 20% dei proprietari, mentre al terzo posto c’è il costo dell’assicurazione sanitaria, che genera timore nel 13% dei proprietari di animali domestici.
Contemporaneamente, quando è stato chiesto ai non proprietari di cani se l’aumento del costo della vita avrebbe impedito loro di adottare o acquistare un cane, la percentuale è salita al 61% contro il 54% di appena un mese fa.
Insomma, i dati che sopra abbiamo snocciolato ci rivelano una cosa molto chiara: l’inflazione e il carovita sono due elementi costanti nelle preoccupazioni dei cittadini italiani ed europei, e molto probabilmente a subire degli impatti sarà anche la qualità dell’esistenza dei cani.
Certo, immaginiamo che ogni amante dei cani rinuncerà a ben altre spese prima di tagliare il budget per il benessere del proprio pet, ma se i prezzi dovessero crescere ancora, i risparmi potrebbero riguardare anche gli incolpevoli quattrozampe.