I cani possono regolare il loro comportamento in modo simile a quanto fanno gli esseri umani: a dimostrarlo è un nuovo studio condotto dalla La Trobe University e pubblicato su Animal Cognition.
I ricercatori hanno infatti individuato sei indicatori chiave che si sovrappongono alle strutture associate alla cognizione umana, come la capacità di seguire le istruzioni, il controllo degli impulsi fisici e l’uso della memoria.
Naturalmente, questo non significa che i cani possano essere equiparati agli adulti come capacità comportamentale: sarebbe invece più corretto affermare che da questo punto di vista i cani sono molto simili ai bambini piccoli.
Cani e umani sono più simili di quanto si pensi
Un cane da compagnia – sostengono gli autori della ricerca – impara a controllare i propri impulsi esattamente come farebbe un bambino. Il cane impara per esempio a trattenere l’impulso a masticare i mobili o ad abbaiare agli estranei, e si sforza per ricordare le consuetudini e ciò che gli dice il padrone.
Secondo gli autori, è probabile che i cani abbiano sviluppato queste strutture cognitive – simili a quelle umane – nel corso di migliaia di anni di convivenza in ambienti domestici con i loro compagni umani. In altri termini, vivendo con gli esseri umani per 30.000 anni, i cani hanno finito con il sapere come regolare il proprio comportamento in base all’ambiente umano, al fine di aggiudicarsi le migliori opportunità di sopravvivenza.
Insomma, un cane che magari si scagliava contro i suoi padroni o che sottraeva il cibo dai loro piatti sarebbe stato ben presto “malvisto” o allontanato dalla famiglia. Nel tempo, dunque, i cani hanno sviluppato funzioni cognitive che rispecchiano quelle degli esseri umani per garantirsi cibo e protezione.