4.000 beagle maltrattati vengono salvati da un allevamento illegale!

Sono stati ben 4.000 i beagle salvati da un allevamento illegale di Cumberland, negli Stati Uniti, dove vivevano in condizioni disumane e venivano sottoposti a ogni crudeltà.

beagle salvati
Sono stati 4.000 i beagle salvati da un allevamento illegale negli USA!

Stando a quanto leggiamo dall’Associated Press, il giudice federale avrebbe finalmente decretato il via libera per trasferire i cani dalla struttura in cui venivano allevati, verso alcuni centri gestiti da associazioni umanitarie.

Considerata la numerosità dei cuccioli e dei cani da trasferire, i beagle non potranno certamente vivere tutti insieme ma verranno distribuiti in diversi rifugi in tutti gli USA, pronti per essere adottati dopo un controllo delle specifiche condizioni sanitarie.

Insomma, per i beagle è un nuovo inizio!

Una lunga e dolorosa vicenda

La vicenda non è tuttavia proseguita senza ostacoli. La decisione di intervenire è infatti scaturita mesi fa a causa di un intervento del governo federale contro la Envigo RMS, un’organizzazione di ricerca privata che possiede e gestisce la struttura di Cumberland, in cui venivano allevati e venduti beagle per la ricerca scientifica.

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Ora i beagle sono attesi da una nuova vita e da una nuova casa

Il governo federale contestava in particolar modo all’azienda di aver violato numerose leggi sul benessere degli animali, intervenendo a sequestrare immediatamente 145 beagle in grave difficoltà sanitarie.

La causa civile ha poi fatto emergere dei numeri davvero allarmanti. È ad esempio stato scoperto che tra il mese di gennaio 2021 e quello di luglio 2021 sono stati ben 300 i decessi di cuccioli per cause sconosciute, e che non sarebbe stata mai presa alcuna misura specifica per determinare le cause dei decessi in modo da evitare che si verificassero di nuovo in futuro.

Ulteriori indagini hanno poi fatto emergere che nella struttura alcuni beagle erano stati sottoposti a eutanasia senza somministrazione dell’anestesia, così come la fornitura di cure mediche inadeguate e di aria condizionata insufficiente. La scarsa igiene, la quantità di cibo insufficiente e le morti continue sono state decisive per indurre i giudici a porre fine a questa barbaria, chiudendo il centro e decretando l’immediato trasferimento di migliaia di esemplari in tutto il Paese, dove troveranno presto una nuova casa e una vita più serena.

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