Una ragazzina di 12 anni e il suo cane sono stati attaccati selvaggiamente da due randagi fuori da una scuola elementare di Melbourne.
La giovane ha riportato ferite agli arti inferiori e superiori: trasportata d’urgenza al più vicino ospedale affinché potessero essere somministrate delle cure, è ora fuori pericolo e in condizioni giudicate stabili.
Decisivo – si legge nella stampa australiana – l’intervento di un uomo di nome Mick Garratt, un paramedico fuori servizio che ha aiutato a curare le ferite della giovane prima ancora dell’arrivo dell’ambulanza, riuscendo a contenere il fastidio sopportato dalla dodicenne.
E il cane?
Purtroppo, ad avere la peggio sembra essere stato il cane, anch’esso duramente attaccato dai due randagi: per sua fortuna, un altro uomo di buon cuore si è occupato del quattro zampe portandolo subito dal veterinario di famiglia, che ha potuto intervenire prontamente su alcune ferite più gravi, potenzialmente letali.
Il problema dei cani randagi è sempre più pressate in Australia, tanto che le autorità locali hanno già avviato un indagine sul fenomeno. Ricordiamo infatti come la notizia arrivi a distanza di pochi giorni da un altro accaduto ancor più drammatico: la storia di un uomo di 71 anni che è morto dopo essere stato sbranato da un gruppo di sette cani mentre si recava nel suo negozio. Per Freddy Garcia – questo il nome dell’uomo – purtroppo non c’è stato niente da fare.
A quanto pare, peraltro, gli attacchi di cani randagi sempre più frequenti non sono un problema della sola Australia. In diverse altre parti del mondo, come gli Stati Uniti, sta crescendo rapidamente il numero degli incidenti appartenenti a questa categoria, sancendo un pericolo sempre più diffuso.
Generalmente i cani tendono ad attaccare altri simili ma, come nei casi di cronaca che sopra abbiamo brevemente riportato, non è purtroppo escluso che possano prendere di mira anche esseri umani, sia accompagnati dai loro cani che durante una passeggiata solitaria. A preoccupare ulteriormente è il fatto che gli attacchi non avvengono solamente nelle zone periferiche e disabitate, quanto anche nelle zone più centrali delle città.