Diversi sondaggi condotti in ambito internazionale hanno scoperto che i giovani vogliono sempre più spesso adottare un cane ma… non è questa la notizia che dovrebbe sorprenderti.
Di fatti, dalle analisi condotte è emersa una certa insoddisfazione sul processo di selezione e adozione di un cane, definito ripetitivo e poco attivo. In altri termini, si fa una richiesta e si attende che i centri specializzati rispondano, mostrando alcune alternative a disposizione.
Ma che cosa c’è che non va in questa procedura?
È abbastanza semplice: quasi nessun rifugio sta investendo in modo coerente sul digitale. Così, mese dopo mese, sono sempre di più le app che cercano di favorire gli incontri tra i cani da adottare e i potenziali interessati.
Le app per snellire il processo di adozione
Un esempio di successo di queste app, che potrebbe essere importato favorevolmente anche da noi, è quello che sta vivendo Singapore, dove sempre più giovani si sono avvicinati al mondo dell’adozione dei cani attraverso Pawtner, un’app che permette di automatizzare il processo di adozione online, permettendo agli utenti di sfogliare in sicurezza i profili degli animali con un semplice tap sullo schermo dello smartphone.
Non solo. Pawtner effettua una sorta di matchmaking al fine di facilitare l’incontro tra le persone interessate ad adottare un cane, e il quattro zampe giusto. Utilizza a tal fine un incrocio di dati come il tipo di casa in cui vivono le persone che vogliono adottare il cane, il loro stile di vita e così via. Al termine dell’analisi di tali dati l’app propone i cani ritenuti ideali per quel tipo di profilo adottante.
Infine, evidenziamo come i rifugi e gli adottanti possano procedere con un massimo di cinque incontri al mese, oltre a una prova a domicilio di tre giorni. Esistono inoltre alcuni processi di sicurezza finalizzati a garantire il benessere del cane e scongiurare il rischio che l’animale vada a finire in una casa non adatta a lui.