Padrona malata, costretta a prendere una decisione drammatica!

Wendy Hayes è una donna di 61 anni che ama i cani. La sua passione per i quattro zampe l’ha indotta ad adottare anche Moosha, un incrocio di pastore tedesco che era in precarie condizioni di salute.

donna malata
Una donna contrae una malattia ed è costretta a prendere una decisione drammatica

Purtroppo, non poteva sapere che quella decisione le sarebbe costata carissima.

Moosha, incinta, è infatti a casa di Wendy lo scorso 20 marzo e in breve tempo ha iniziato ad abortire i suoi cuccioli.

Portata dal veterinario, si è scoperto che la cagnolina era affetta da Brucella canis, una rara malattia batterica che spesso causa aborti nei cani.

Wendy ha raccontato quel che accadeva in modo davvero shockante. Ricorda infatti che in quei giorni in casa c’era sangue ovunque, e che Moosha camminava per casa lasciando cadere i suoi cuccioli senza alcun tipo di forza.

Una drammatica decisione

La donna ha cercato di salvare i cuccioli ma, così facendo, è entrata in contatto con il sangue e i liquidi del parto di Moosha, ed è così che Wendy è diventata la prima persona nel Regno Unito a contrarre la stessa malattia del cane.

donna malata
Ecco quello che è accaduto ai cani di questa signora

Il servizio sanitario è andata a casa di Wendy per effettuare un controllo sul suo stato di salute e ha messo la donna in quarantena e in isolamento domestico per 21 giorni. Solo dopo questo periodo di tempo a le è stato permesso di uscire di casa.

Tuttavia, anche trascorso quel periodo di tempo Wendy non si sentiva bene: aveva febbre, brividi, tremori, forti mal di testa, e dolori alla schiena. La donna si è dunque recata dal suo medico di base e ha finito per essere portata nel reparto di malattie infettive dell’ospedale di Stoke, dove i medici hanno capito che aveva la Brucella canis.

A quel punto la donna ha anche capito che cosa stava per accadere ai suoi cani: visitati dal veterinario, è stata confermata la stessa diagnosi per tutti e quattro gli altri animali. Non è rimasto altro da fare che procedere alla loro soppressione…

Impostazioni privacy