Incriminato per come teneva i suoi 24 husky

Un uomo di Staten Island teneva 24 husky siberiani in condizioni che gli inquirenti hanno definito “deplorevoli”. È ora accusato di crudeltà verso gli animali che, per fortuna, stanno migliorando la propria salute.

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Un uomo è stato incriminato per crudeltà nei confronti dei cani

L’uomo, Victor Quinteros, 59 anni, teneva i cani e i cuccioli in un terreno isolato nel quartiere di Tompkinsville, a Staten Island.

Il 29 luglio gli investigatori hanno eseguito un mandato di perquisizione nello stesso terreno, circondato da roulotte, un vecchio autobus e un camper. Appena entrati, hanno visto 5 husky a piede libero in quelle che hanno descritto essere “condizioni malsane e insalubri”.

Quando hanno aperto la porta di una delle roulotte, però, si sono trovati davanti a situazioni che non avrebbero mai pensato di assistere.

Le condizioni orribili dei cani

Quando le forze dell’ordine hanno aperto la porta della roulotte, infatti altri 10 husky sono usciti di corsa, apparentemente in cerca di cibo. Lo stesso è avvenuto anche nelle altre roulotte, fino a quando i poliziotti hanno contato complessivamente 24 cani.

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I cani venivano tenuti in pessime condizioni

Stando a quanto afferma lo sceriffo, i cani bevevano da quella che nella denuncia è stata definita “una piccola piscina per bambini piena di acqua sporca e maleodorante”. La piscina era l’unica fonte d’acqua di tutta la proprietà. Non andava meglio con il cibo, conservato in un grande secchio bianco pieno di vermi.

Quindi, gli investigatori hanno descritto l’interno della roulotte come “estremamente caldo e soffocante, senza illuminazione o flusso d’aria” e hanno detto che era “coperto di urina e materia fecale”.

Le cose sono poi addirittura peggiorate quando i poliziotti hanno dato un’occhiata a quel che avveniva sotto la roulotte: qui è infatti stato trovato un husky adulto che allattava otto cuccioli. Uno di loro era purtroppo già deceduto al momento dell’intervento dei veterinari.

Gli altri cani, pur in condizioni disperate, si sono comunque salvati. Oggi sono stati presi in carico da alcune associazioni di volontariato e tra breve potrebbero essere rivolti a delle famiglie che saranno in grado di adottarli.

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