Nessun marito vorrebbe sentirsi dire: o me o lui. Soprattutto se lui è il suo cane, acquistato già contro la volontà della moglie e ora al centro di una disputa che potrebbe mettere in crisi il matrimonio.
Chiunque abbia mai posseduto un cane sa bene che si tratta di un impegno che è il caso di non prendere alla leggera. Proprio come i bambini, i nostri amici pelosi hanno bisogno di attenzioni quasi 24 ore su 24 e sono dipendenti dagli esseri umani per tutto, dal cibo alle passeggiate, senza dimenticare poi i loro bisogni emotivi.
Si può quindi capire la frustrazione di una donna, quando il marito ha deciso di adottare un cucciolo di cane nonostante lei non si sentisse affatto pronta per questa responsabilità.
La donna aveva già avvertito il marito, in tempi non sospetti, che vivendo in un piccolo appartamento con i loro tre figli, non avevano abbastanza spazio per un cane domestico. Aveva dunque insistito affinché aspettasse di comprare una casa più grande prima di optare per questa scelta.
Il marito è però andato avanti per la sua strada e ora sembra essersi posto in un pericoloso vicolo cieco.
Una scelta definitiva: o me o lui!
Se possibile, le cose sono andate ancora peggio. Non solamente la donna si è arrabbiata quando ha capito che il marito aveva acquistato un cucciolo, ma è andata su tutte le furie quando ha compreso che l’appartamento in affitto nel quale vivono ha una rigida policy di divieto di accesso ai cani.
A questo punto la donna e il marito hanno 14 giorni di tempo per trovare un nuovo posto dove vivere. Al marito è stata dunque imposta la più dolorosa delle decisioni: rimanere nell’appartamento con la moglie rinunciando al cane, o trasferirsi con il cane altrove.
Voi cosa avreste fatto?