Una donna sorpresa a guidare in stato di ebbrezza stava cercando una soluzione per evitare le brutte conseguenze alle quali sarebbe andata incontro per aver bevuto qualche bicchiere di troppo.
In quelle situazioni, nelle quali auguriamo evidentemente ai nostri lettori di non trovarsi, potrebbe capitare che a prevalere sia qualche idea creativa… non certo opportuna.
Ebbene, è proprio questa strada impervia che ha deciso di intraprendere Melissa Jenkins Johanson, una donna di 47 anni che ha dichiarato agli agenti delle forze dell’ordine qualcosa che non avrebbe mai dovuto dire.
Ma che cosa è accaduto? Come è andata a finire questa vicenda?
Lily e la sua padrona: un’avventura da ricordare
La donna ha dichiarato che il suo spaniel, Lily, era alla guida della sua auto quando è stata vista cercare di uscire da un parcheggio all’ora di pranzo.
Naturalmente, gli agenti non le hanno creduto.
La vicenda è stata presto ricostruita: il 15 febbraio, all’ora di pranzo, Johanson ha tentato di uscire da un parcheggio in retromarcia per quattro volte, prima che un uomo notasse la sua guida scorretta, evidentemente sotto alterazione psicofisica, e chiamasse la polizia.
La polizia ha dunque segnalato le condizioni della donna, finita sotto processo. La Corte di giudici ha dunque scoperto che Johanson aveva fatto shopping in un centro commerciale ed era poi stata vista da diverse persone mentre cercava di uscire dal suo posto auto con una bottiglia di vino, mezza ubriaca.
Al quinto tentativo Johanson è riuscita a fare retromarcia e ha iniziato a guidare lungo il marciapiede prima di scontrarsi con una fermata dell’autobus a pochi metri da un’area giochi per bambini.
Alla donna, messa alle strette, non è rimasto altro da fare che affermare che il suo cane stava guidando.
Non è stata una buona idea: i giudici hanno condannato Johanson a 12 mesi di reclusione, pena sospesa per 18 mesi. Dovrà inoltre seguire un corso di riabilitazione di 15 giorni e svolgere 150 ore di lavoro non retribuito.