Forse avete notato che il vostro gatto scuote la coda e vi siete chiesti quale sia l’equivalente felino di un cane che scodinzola?
Rassicuratevi, siete in ottima compagnia e anche se le ragioni che spingono i gatti a questo comportamento possono essere diverse, in questo breve approfondimento ne esploreremo alcune tra le più comuni.
In primo luogo, ricordiamo che quando un gatto scuote la coda di solito è un segno di eccitazione o di felicità. In altri casi può però essere un segno di aggressività e, dunque, è sempre opportuno dare uno sguardo anche agli altri sintomi che potrebbero comparire contemporaneamente: se per esempio il gatto scuote la coda e nel mentre sibila o ringhia, allora è meglio allontanarsi lentamente!
Quali sono i motivi più comuni per cui un gatto agita la coda?
Insomma, i motivi per cui un gatto agita la coda possono essere molti. Potrebbe cercare di comunicarvi qualcosa o potrebbe avere un problema sanitario. Potrebbe inoltre essere una condizione temporanea o qualcosa di più frequente: in questo secondo caso, è evidente che sarebbe opportuno portarlo dal medico.
Ciò premesso, ecco alcuni motivi comuni per cui un gatto scuote la coda:
- Il gatto è eccitato o felice. Quando i gatti sono eccitati, a volte scuotono la coda avanti e indietro
- Il gatto è arrabbiato o spaventato. Se un gatto si sente minacciato, spesso scuote la coda per mettere in guardia dal pericolo percepito, reale o presunto. Questo comportamento si osserva talvolta anche quando due gatti litigano tra loro!
- Il gatto sta soffrendo di qualche problema di salute. Se un gatto scuote la coda e mostra anche altri segni di dolore, come letargia o perdita di appetito, potrebbe essere malato e aver bisogno di cure veterinarie.
Insomma, se il gatto agita la coda, potrebbe farlo perché è agitato o nervoso. Per impedire al gatto che la sua coda si muova troppo frequentemente, cercate dunque di calmarlo accarezzandolo o parlandogli con voce rilassante. Se questo non dovesse funzionare, potrebbe essere necessario consultare un veterinario per scoprire se c’è una ragione medica sottostante.