Un bambino di sei anni di nome Shane ha fatto commuovere i veterinari con la sua spiegazione sul perché i cani abbiano una vita così breve.
Il piccolo ha partecipato a una visita veterinaria con i suoi genitori, Ron e Lisa, dopo che Belker, il cane lupo irlandese che appartiene da 10 anni alla famiglia, ha iniziato a comportarsi in modo strano.
![eutanasia](https://news.cani.it/wp-content/uploads/2022/10/cane-eutanasia-news.cani_.it-18102022.jpg)
Anche se tutta la famiglia sperava in un miracolo, ha dovuto fare i conti con la notizia più triste che avrebbe potuto apprendere: il proprio amato cane stava morendo di cancro. Il veterinario ha infatti dovuto dire a Ron, Lisa e Shane che non si poteva fare più nulla per Belker, offrendosi poi di eseguire la procedura di eutanasia per il vecchio cane a casa loro.
Un’esperienza di vita per Shane
Il veterinario ha poi ricordato che mentre prendeva accordi con i genitori, Ron e Lisa hanno detto che pensavano che sarebbe stato un bene per Shane partecipare alla procedura, affinché potesse imparare qualcosa da questa esperienza.
![eutanasia](https://news.cani.it/wp-content/uploads/2022/10/morte-cane-news.cani_.it-18102022.jpg)
Durante la procedura, però, il veterinario ha notato qualcosa di strano: Shane sembrava molto tranquillo e, dunque, ha voluto accertarsi che il piccolo avesse capito cosa stava succedendo. “Il bambino sembrava accettare il passaggio di Belker senza alcuna difficoltà o confusione” – ha dichiarato ancora il veterinario.
Tuttavia, quanto accaduto fino a quel momento era nulla rispetto alla meravigliata sorpresa dei secondi successivi. Il medico ricorda che il bambino gli ha chiesto se le persone nascono per imparare a vivere una buona vita, come amare sempre tutti ed essere gentili. Dinanzi alla risposta positiva del veterinario, il bambino ha detto che i cani sanno già come fare e, quindi, non devono rimanere così a lungo con noi.
Le parole del bambino hanno creato grande commozione nel medico e nei genitori, i quali – probabilmente – si sono resi conto che, in fondo, il piccolo la lezione l’aveva già appresa.