Immaginate di essere un gatto. Avete sete, vi avvicinate alla ciotola dell’acqua e bevete. Ma quando iniziate a bere, notate che l’acqua è sporca. Ci sono pezzi di cibo che galleggiano, peli e chissà cos’altro.
Quindi, iniziate a pensare: “Perché il mio compagno umano ha messo quest’acqua sporca per farmi bere? Forse non si sta preoccupando di me!“. Così, fate quello che farebbe qualsiasi gatto con un po’ di logica: raccogliete la ciotola e la gettate sul pavimento.
Anche se questo può sembrare un comportamento sciocco, in realtà è proprio quello che fanno la maggior parte dei gatti se non sono soddisfatti dell’acqua che stanno bevendo. Ma non solo: dietro questa abitudine ci sono infatti anche altre ragioni scientifiche che andremo ora ad esaminare.
I motivi per cui i gatti rovesciano l’acqua nella ciotola
Come anticipato qualche riga fa, esistono diverse ipotesi sul perché i gatti possano gettare l’acqua dalla loro ciotola.
Una teoria di cui abbiamo già discusso è che stiano cercando di dire agli umani che l’acqua è sporca e deve essere cambiata. Un’altra teoria è che stiano cercando di attirare l’attenzione dei propri padroni. In ogni caso, qualunque sia la ragione, è importante assicurarsi che il gatto abbia sempre acqua pulita per evitare problemi di salute.
Ciò premesso, ci sono alcuni motivi per cui alcuni gatti possono essere più inclini a gettare l’acqua rispetto ad altri. In ogni caso, per evitare che il micio butti l’acqua fuori dalla ciotola potete fare qualcosa di semplice, come:
- usare una ciotola pesante che non possa essere facilmente rovesciata
- collocare la ciotola in una posizione rialzata o su un tappetino per evitare che il gatto possa rovesciarla con semplicità
- non riempite troppo la ciotola e preferire invece dare al gatto acqua sufficiente per qualche sorso, in modo che non senta il bisogno di giocarci
- non appena vedete che il gatto inizia a gettare l’acqua dalla ciotola, raccoglietela e spostatela in un’altra posizione.
Nel caso in cui il comportamento dovesse protrarsi a lungo e con frequenza, parlatene con un veterinario!