I gatti neri sono stati associati alla sfortuna per secoli e in molte culture si ritiene che siano spiriti maligni o stregoneschi. Ma è davvero così?
In realtà, no. Ma allora perché crediamo ancora che i gatti neri portino sfortuna?
Le origini di questa credenza non sono chiare, ma ci sono alcune teorie oramai ben conosciute e condivise: una di queste è che un tempo i gatti neri erano venerati come divinità nell’antico Egitto, e che quando il cristianesimo iniziò a diffondersi in Europa, furono demonizzati come simboli di stregoneria.
Tale credenza si è poi protratta anche nel Medioevo, quando i gatti neri erano spesso ritenuti i compagni malvagi delle streghe: si riteneva inoltre che le streghe fossero in grado di trasformarsi in gatti neri e quindi questi poveri animali finirono con il diventare sinonimo di male.
I gatti neri portano sfiga? Molti non la pensano così!
È interessante notare che in alcune culture i gatti neri sono in realtà considerati di buon auspicio. In Giappone, ad esempio, si pensa che i gatti neri portino fortuna ai loro proprietari. Insomma, l’associazione tra gatti neri e sfortuna è solo una questione di prospettiva!
Al di là di tale prospettiva, è evidente che i gatti neri (ma la considerazione vale per qualsiasi animale) non portino alcuna sfortuna e che se vi sono stati alcuni episodi in cui è accaduto qualcosa di malvagio a causa della presenza dei gatti neri, si sia trattata di una mera coincidenza.
Insomma, considerato quanto precede, e valutato che i gatti neri sono tenerissimi e dolcissimi, perché non abbattere questo muro di pregiudizi e adottarne uno in casa propria? Siamo certi che la scelta non tradirà le vostre aspettative!