“Puoi essere la proprietaria di un cane, ma non una madre”. Aspre critiche per una proposta particolare

Una mamma di un cane può avere gli stessi diritti della mamma di un bambino? Il dibattito si accende e vede il web del tutto spaccato in due

Chi sceglie di avere in casa con sé un amico a 4 zampe sa bene che esistono numerosi aspetti positivi, ma non bisogna neanche sottovalutare gli inevitabili “rischi del mestiere”: i cani, si sa, sono a tratti simili alle persone, dunque possono presentare temperamenti e comportamenti molto variegati. Parliamo, infatti, di esseri viventi e pensanti e non si può far finta che questo non sia un fattore rilevante…

cane con ciuccio
Foto da Canva

Negli ultimi giorni si è accesa una grande (e triste) polemica intorno all’articolo pubblicato su news.com.au, dove la giornalista Mary Madigan, da poco proprietaria del piccolo pelosetto Frank Sinatra, ha voluto dire la sua sull’ “essere mamma di un cane”.

La donna ha mostrato un enorme malcontento nel constatare che le donne proprietarie di pelosetti non ricevono la stessa comprensione e, soprattutto, le stesse agevolazioni delle mamme di bambini piccoli.

Ecco cosa ha dichiarato nell’articolo più chiacchierato del momento: alcuni stralci delle sue dichiarazioni sono state riportate da La Zampa.

Le parole di Mary Madigan, padrona e mamma di un cucciolo

Mary ha espresso chiaramente un disagio: quello di non essere compresa in quanto mamma di Frank. Questo pelosetto è per lei il primo vero impegno nella sua totale responsabilità e, con un lavoro a tempo pieno, non è affatto facile prendersene cura al massimo delle sue potenzialità…

bulldog ciuccio
Foto da Canva

Il vero problema nasce dall’evidenza che Frank è un cane dall’indole estremamente vivace e, come è giusto che sia, ha bisogno di svolgere attività e ricevere l’attenzione che merita.

Dopo aver ultimato la sua giornata lavorativa, per Mary è tappa fissa lo sguinzagliatoio, dove il suo cucciolo corre, abbaia e sfoga tutte quelle ore trascorse in solitudine. Il peggio, però, arriva quando decide di concedersi un’uscita serale.

Purtroppo, le zone dog friendly continuano ad essere non troppo diffuse, motivo per cui Mary talvolta si trova costretta a declinare gli inviti dei suoi amici per fare compagnia col suo pelosetto. Come una mamma premurosa, non le va proprio di costringere il suo fido ad altro tempo in solitudine.

Da qui, la sua grande preghiera: quella di ricevere un trattamento analogo alle mamme in senso stretto. Decidere i turni, lavorare da casa: insomma “simili misure di sostegno per le mamme di animali domestici”.

Un invito che, come sempre, ha diviso in due il web: tu cosa ne pensi?

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