Dopo aver preso a calci e schiaffi il suo gatto, il noto calciatore deve scontare una salatissima pena: ecco cosa dovrà fare in futuro
Le quotidiane lotte contro i maltrattamenti sugli animali sono tante piccole gocce in un triste mare magnum di ignoranza: certo è che se persone particolarmente influenti dessero di base un buon esempio, ci sarebbe di base una maggiore sensibilità nei confronti di questa delicata tematica. In molti casi, però, sono proprio le personalità più in vista a commettere errori molto gravi…
Ne è un esempio evidente la storia del calciatore Kurt Zouma, attorno al quale si è alzato un polverone mediatico non da poco per via di atteggiamenti del tutto poco consoni nei confronti del suo gatto.
Lo scorso febbraio, il difensore del West Ham e suo fratello Joan hanno pubblicato un raccapricciante video su Snapchat dove prendevano a calci e schiaffi il loro gatto: la scena ha sconvolto milioni di persone e, ovviamente, non è potuta passare inosservata.
Lo sportivo, infatti, è andato a processo e dovrà scontare non poche pene per tornare alla sua vita quotidiana…
Il calciatore non ha scuse: ecco cosa lo aspetta
Lo sportivo non dimenticherà facilmente questo periodo difficile: oltre alla sospensione e una multa che ammonta a ben 250mila sterline, dovrà scontare 180 ore di servizio di comunità e, cosa ben più importante, non potrà possedere un gatto per 5 anni. D’altronde, il suo gli venne sequestrato a seguito dell’accaduto…
Il calciatore si è successivamente espresso in merito alla vicenda, chiedendo scusa e dichiarandosi del tutto pentito per le sue azioni, oltre che dispiaciuto che il filmato sia circolato tra milioni e milioni di persone.
Ha ammesso che lui e la sua famiglia hanno trascorso un momento molto difficile per via di questa situazione ma stanno cercando di andare avanti: a dargli tanta forza, il sostegno dei suoi fans e, soprattutto, della sua squadra, considerata su Il Corriere della Sera come “una seconda famiglia”.
Ed effettivamente il West Ham ha saputo agire con Zouma in modo più neutrale possibile: non gli ha negato, come lui stesso ha affermato, il supporto necessario in un momento difficile, ma gli ha anche impartito una bella lezione con una salatissima sanzione in denaro.
Multa che, tra l’altro, la squadra ha devoluto a nove associazioni di volontariato che operano a favore e sostegno degli animali in Regno Unito e dintorni.