Quello dei cani randagi è un problema che affligge gran parte delle città e che, se non ben trattato e gestito, può produrre conseguenze negative sia tra gli animali che nella popolazione.
Pensando di fare una cosa sensata, Tayseer Abu Sneineh, sindaco di Hebron, ha ideato una strategia a suo modo infallibile per risolvere una volta per tutte questa situazione.
Naturalmente, la sua idea “eccessiva” (per usare un eufemismo) ha scatenato così tante critiche che se ne è parlato in tutto il mondo. Ma che cosa ha pensato il sindaco?
L’idea del sindaco e l’ondata di proteste
Tayseer Abu Sneineh ha offerto l’equivalente di 6 euro ai residenti della città di Hebron per ogni cane randagio ucciso.
Sui social media sono scattate immediate le reazioni delle associazioni degli animalisti e di tutti coloro che, amanti dei cani, si sono indignati per questa proposta. Le reazioni sono state così decise e impellenti che hanno costretto il sindaco a fare marcia indietro sul suo folle progetto.
Nelle sue dichiarazioni, il sindaco ha ammesso di non aver consultato gli altri membri del consiglio comunale e di aver ideato da solo la proposta di una “remunerazione” per l’uccisione di un cane. Quindi, il sindaco ha cercato di ridurre l’ondata di polemiche dichiarando alla BBC che, in fondo, si trattava solamente di uno scherzo, una battuta per evidenziare il problema.
Su Facebook il sindaco ha poi aggiunto che intendeva solo “smuovere l’acqua stagnante” su questo problema al fine di “trovare una soluzione all’inquietante fenomeno dei cani randagi” a Hebron.
Peccato solo che molte associazioni animaliste abbiano denunciato che subito dopo l’annuncio del sindaco molti hanno iniziato a dare la caccia ai cani randagi, convinti della sostenibilità della proposta. Insomma, una brutta pagina di cronaca.
