È un cane senza orecchio e, proprio come il famoso pittore, non poteva che chiamarsi Van Gogh.
La sua storia è tuttavia eccezionale e degna di attenzione non certo per la mancanza dell’orecchio, quanto perché il tenero pet di cui parliamo oggi è diventato famoso in tutto il mondo per aver sviluppato un’abilità particolare e molto apprezzata.
Per lui, insomma, si sta aprendo una nuova vita, più serena e soddisfacente rispetto a quella, drammatica e violenta, che ha contraddistinto la sua prima esistenza…
La storia di Van Gogh, un cane dalle straordinarie capacità!
Van Gogh è un cane salvato da morte certa da un gruppo di volontari che l’hanno trovato abbandonato e coperto di brutte ferite. Il motivo di tale cattivo stato di salute è stato facilmente identificabile nel fatto che il cane veniva usato come strumento di lotta nei combattimenti tra cani: un passato difficile e drammatico che, fortunatamente, è ora alle spalle in modo definitivo.
Una volta rimessosi in sesto, infatti, Van Gogh ha sviluppato una vera e propria passione per i dipinti, finendo con l’iniziare a ritrarre i propri.
Certo, i capolavori potrebbero essere ancora un po’ lontani da quelli del vero Van Gogh, ma questo cagnolone di sette anni non sembra arrendersi: ha già realizzato 60 dipinti, alcuni dei quali sono stati venduti.
Come ricordano i volontari che stanno ancora supportando la ripresa di Van Gogh, finora la vendita dei dipinti creati dal cane ha generato più di 3.000 dollari di ricavi: i soldi sono stati devoluti a Happily Furever After Rescue, l’associazione che aiuta i cani randagi ad essere adottati.
Insomma, una bellissima storia di rinascita che ci auguriamo possa essere di ispirazione per tante persone!