Andiamo a conoscere meglio un grazioso animale dall’aspetto davvero molto curioso, il tarsio spettro.
Il tarsio spettro (Tarsius tarsier) è un piccolo primate originario delle foreste del sud-est asiatico. È una specie unica grazie ai suoi grandi occhi, alle lunghe zampe posteriori e alla sua capacità di ruotare la testa di oltre 180 gradi.
Il suo aspetto curioso ha fatto sì che venga chiamato anche con il nome di maki folletto. In questo articolo andiamo a conoscere le caratteristiche fisiche del tarsio, il suo comportamento, habitat e il suo stato di conservazione.
Caratteristiche del tarsio spettro
Il tarsio spettro è un piccolo primate che ha una lunghezza del corpo di circa 35 cm di cui la maggior parte costituita dalla coda. Quest’ultima non presenta peli, se non un ciuffo all’estremità.
Ha grandi occhi grandi e le orbite sono più grandi del suo cervello, gli occhi sono fissi nelle orbite. Però ha anche la capacità unica di ruotare la testa più di 180 gradi, permettendogli di vedere in tutte le direzioni.
Ha lunghe zampe posteriori che gli permettono di saltare fino a 6 metri in un salto. La sua pelliccia è solitamente di colore grigio o marrone e la lunga coda viene utilizzata per l’equilibrio quando si salta. Anche le dita del tarsio spettro sono lunghe e ha dei polpastrelli utili per arrampicarsi.
Il tarsio spettro è un animale notturno che trascorre la maggior parte del suo tempo sugli alberi. È l’unico primate a essere solo carnivoro, si nutre principalmente di insetti, ma mangia anche di pipistrelli e piccoli vertebrati. Lui mangia tutto delle sue prede.
È un animale che può vivere in maniera solitaria o in piccoli gruppi. Ogni individuo possiede il proprio territorio che marchia con la ghiandola che ha sul petto. Si trova nelle foreste tropicali del sud-est asiatico, in Indonesia e preferisce vivere in una fitta vegetazione.
Il tarsio è elencato come vulnerabile a causa della perdita di habitat e della caccia. La sua popolazione è in declino a causa della deforestazione e del commercio illegale di animali domestici.
Catturare questo animale per farne un animale domestico si rivela difficile per vari motivi. Il trauma della cattura gli può essere fatale, poi mangia solo cibo vivo e senza quello muore in pochi giorni e poi, infine, se si prende un soggetto che era parte di una coppia e si separa dal suo compagno entrambi potrebbero lasciarsi morire d’inedia.
Sono in corso sforzi di conservazione per proteggere questa specie, compresi i programmi di protezione dell’habitat e di educazione.