Lo accusano di aver provocato la morte di un piccione. Famoso regista nei guai

Un famoso regista è finito nei guai per “colpa” di un piccione: ecco cosa ha raccontato ai media e come si è evoluta la vicenda nel tempo

Ebbene sì, non si tratta di una storia di fantasia o di una vicenda fittizia: un noto volto nel mondo del cinema sarebbe finito sotto accusa per aver causato la morte di un piccione. L’evento risale al 2018 e si sarebbe svolto sul set di una famosa pellicola cinematografica ma, come ha raccontato il regista a The Wrap, ancora non si sarebbe giunti ad una conclusione: ti raccontiamo di più scorrendo in basso…

piccione e manette
Noto regista nei guai per cola di un piccione: ecco cosa è successo (news.cani.it)

Ma cosa è successo nello specifico? Fondamentalmente, il regista e il resto team si trovava in Italia per girare delle scene del film 6 Underground, esclusiva targata Netflix. Da una segnalazione anonima, partita proprio dal capoluogo toscano, sarebbe emerso che il volatile sarebbe stato ucciso da un dolly, carrello utilizzato come ausilio per le riprese.

Ricordiamo che in Italia uccidere o catturare esemplari appartenenti alla fauna selvatica è considerato un vero e proprio atto di bracconaggio, dunque reato. E i piccioni, come stabilito dalla sentenza della corte di Cassazione sez. III pen. n. 2598 del 2004, appartiene proprio a questa categoria.
Ma come ha risposto il regista all’accusa? Te lo sveliamo scorrendo in basso…

Michael Bay ha ucciso un piccione? Ecco cosa ha raccontato

Parliamo proprio del regista Michael Bay, famoso per pellicole d’azione di fama internazionale, come Transformers e Armageddon. L’uomo continua a “ritenersi innocente” e ha cercato più volte di chiarire la sua posizione con le autorità italiane, anche se con scarsi risultati..

 

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L’uomo è stato categorico: lui non c’entra assolutamente nulla con la morte del piccione in questione e, essendo attivista e molto amante degli animali, ha sempre fatto estrema attenzione alla tematica in tutti i suoi 30 anni di carriera. Inoltre, la presenza di immagini e filmati dimostreranno in tutto per tutto la sua estraneità al fatto.

Il regista ha anche raccontato che autorità italiane gli avrebbero proposto di porre fine il contenzioso con il pagamento di una sanzione. L’uomo, però, avrebbe declinato per una questione di principio e valori: non volevo risultare colpevole di un crimine mai commesso.

Anche Fabrizio Siggia e Filomena Cusano, legali di Bay, hanno chiarito che, a loro avviso, si dovrebbe parlare non di accusa di uccisione ma ddi una presunta mancata vigilanza in quanto responsabile sul set per l’utilizzo dei volatili. Il processo di svolgerà al Tribunale di Firenze: com andrà a finire?

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