Difficile rimanere indifferenti alle foto che ritraggono teneri e incolpevoli cagnolini online. Purtroppo, proprio di questa debolezza si approfittano molti truffatori.
L’allarme arriva da Casaringhio, un’associazione animalista di Busto Arsizio, che avvisa gli utenti sul rischio di finire nelle maglie di truffe che, attraverso i canali social, sembrano propagare in misura crescente.
Ma in che cosa consistono queste truffe? Come possiamo metterci al riparo di questi tentativi di frode?
Come funzionano le truffe sul web
Secondo l’associazione, sui social network sarebbero sempre di più gli annunci che si sospetta essere fraudolenti, relativi alla vendita di animali che, in realtà, non esistono.
Tutto è nato negli scorsi giorni dalla comparsa di alcuni annunci sulle pagine Facebook locali, con post che riportano foto di adorabili cani, e con l’autrice che riferisce come, per sfortuna, debba fare a meno della compagnia del proprio cane a causa della difficoltà del momento.
Di norma questi messaggi sono accompagnati da un tenore abbastanza drammatico e sono piuttosto sgrammaticati, suggerendo che probabilmente l’autore della truffa è di lingua straniera. Si fa dunque riferimento al rischio di dover accompagnare il cane in un canile e, come intuibile, il post si conclude con l’invito a contattare l’autrice del post per trovare una sistemazione al cagnolino, o ancora a condividere il post su altre pagine, al fine di dare una maggiore visibilità a questo appello.
La scoperta delle truffe
Purtroppo, sottolinea Casaringhio, questi messaggi celano spesso delle truffe e, proprio per questo motivo, l’associazione ha da tempo allertato i suoi sostenitori, tornando ora all’attacco per evitare che qualcuno possa cadere nella rete.
“Su tutti i gruppi locali stanno comparendo questi annunci per adozioni di cani di razza – spiega Sara Vega, presidente dell’associazione – Sono delle truffe e purtroppo la gente continua a cascarci”. Ma in che modo avviene la truffa?
“Hanno tutti lo stesso modus operandi – continua la presidente, ricordando che queste truffe – pubblicano queste richieste attraverso dei profili fake. Dopo di che, appena vengono contattati dalla persona interessata, iniziano a dire che per avere l’animale è necessario un rimborso spese che va generalmente dai 200 ai 300 euro. Tutto avviene sempre attraverso dei messaggi standard piuttosto lunghi. Ovviamente la cosa finisce in nulla, senza che arrivi alcun cane. Il problema è che di annunci del genere ne vediamo girare una ventina a settimana nei vari gruppi Facebook di Busto Arsizio e dintorni”.
Il problema non avviene naturalmente solamente nella zona di Busto Arsizio, ma sembra riguarda tutta l’Italia, con un fenomeno che purtroppo rischia di pregiudicare la buona nomea delle tante associazioni serie che hanno come obiettivo il solo benessere degli animali.
Anche per questo motivo l’invito di Casaringhio è quello di adottare gli animali senza casa, evitando di acquistarli: per le adozioni ci si può sempre riferire ai canili locali, dove si trovano tantissimi cani in cerca di un padrone.