Una giovane dog sitter ha rifiutato un lavoro: le condizioni che le hanno proposto erano a dir poco shockanti
Sono ormai numerose le storie di persone (soprattutto di giovane età) a cui vengono prospettati lavori improponibili, non solo in fatto di gratificazione e compenso, ma anche di vere e proprie condizioni, che renderebbero impossibile il regolare svolgimento della mansione in sé. Commenti Memorabili ci pone un esempio molto chiaro in tal senso: ve lo raccontiamo scorrendo in basso…
La protagonista di questa vicenda è una ragazza che di professione fa la dog sitter. Già di base, trovare un lavoro in tal senso è molto difficile data la gran quantità di gente che se ne approfitta e non poco: tuttavia, se in un primo momento, la ragazza pensava di aver trovato un’opportunità, presto ha desistito dall’accettare.
Si trattava di occuparsi di una cagnolina di nome Junie durante il periodo di vacanza (di circa 9 giorni) dei suoi proprietari. La famiglia aveva offerto alla ragazza poco più di 90 euro per occuparsi della pelosetta in questo arco di tempo, tuttavia, non è stata tanto la paga a frenarla, quanto le assurde condizioni postele prima di cominciare…
Dog sitter rifiuta un lavoro: ecco cosa le hanno proposto
La ragazza ha reso noto il tutto postando sui social uno stralcio di conversazione avuta con Claudia, proprietaria della cagnolina. Molti hanno dato ragione alla dog sitter, sottolineando quanto le regole dettate dalla donna fossero esagerate e fuori luogo. Ecco cosa le aveva proposto…
La donna ha giustificato la presenza di condizioni ferree in quanto, a seguito di esperienze precedenti con altri dog sitter, è rimasta molto delusa. Da questa premessa, dunque, ha iniziato a stilare un elenco alla ragazza:
- La ragazza doveva essere presente in casa al 90% del tempo. Questo in quanto, in passato, Claudia a sua detta ha perso ben 2 conigli in quanto la dog sitter che lavorava per lei non era presente in casa nel momento della rottura del condizionatore.
- Eventuali emergenza vanno pagate di tasca propria. Questo anche in quanto, se al cane fosse successo qualcosa, sarebbe stata completamente responsabilità della ragazza.
- Niente visite o feste. La signora ha anche specificato che in casa sono installate telecamere per controllare la cagnolina: di conseguenza, avrebbe anche verificato che anche questo punto venisse rispettato da parte della dog sitter.
- Suoneria sempre ad alto volume. La reperibilità costante era un fattore molto importante per Claudia, motivo per cui ha chiarito alla ragazza che avrebbe voluto sentirla molto spesso: una chiamata senza risposta le avrebbe generato ansia e preoccupazione.
- Pagamento 24 ore dopo il loro ritorno. Questa condizione era dettata da una previa verifica dello stato della cagnolina: Claudia non avrebbe gradito che Junie avesse potuto manifestare agitazione o ansia.