Che l’uomo, con la sua furia distruttiva, sia il principale pericolo per la sopravvivenza di molti animali, è noto da tempo.
Molti non sanno però che a rischiare l’estinzione a causa dell’uomo è anche un animale poco in vista rispetto ad altri “colleghi” in pericolo, ma di cui finalmente si sta parlando sempre più spesso.
Un animale che presto potrebbe diventare un ricordo e sulla cui sorte sempre più associazioni e istituzioni stanno facendo luce…
Chi è l’animale che sta rischiando grosso
L’animale di cui parliamo è il pangolino che, nonostante alla fine del 2016 un voto unanime gli abbia riservato la massima protezione possibile contro il commercio illegale, continua ad avere lo sfortunato primato di mammifero più trafficato al mondo.
In Asia orientale, per esempio, il pangolino è sia una prelibatezza alimentare che un ingrediente popolare nella medicina tradizionale cinese per curare il cancro, le infiammazioni e altri disturbi. Quando poi l’eccessivo sfruttamento negli Stati asiatici ne ha ridotto le popolazioni, i bracconieri si sono rivolti alle sue controparti in Africa, eliminando ogni anno da 400 mila a 2,7 milioni di pangolini nei 14 Paesi africani. Il risultato è che questo mammifero viene cacciato e trasportato più velocemente di quanto possa riprodursi.
Come contrastare il commercio illegale di pangolini
Di questo passo, il pangolino rischia seriamente di estinguersi nell’arco di pochi anni. Come intervenire in suo soccorso?
Una prima mano d’aiuto la sta avendo una presa di coscienza più coerente sugli effetti presunti della medicina tradizionale cinese, che fa largo uso delle scaglie del pangolino per le sue cure. Spesso si presta poca attenzione a verificare scientificamente i meriti medici delle scaglie di pangolino e proprio per questo motivo molti consumatori continuano a rivolgersi ai rimedi tradizionali come alternativa ai costosi trattamenti ospedalieri. Con la pubblicazione di nuovi studi che smentiscono le proprietà miracolose delle scaglie di pangolino, finalmente qualcuno si sta rendendo conto che le cure delle proprie malattie non possono certo riferirsi a questi metodi alternativi.
La seconda linea d’azione per scongiurare l’estinzione del pangolino è stata la messa al bando del suo commercio: in Cina sono solamente 200 le aziende autorizzate a commerciare il pangolino nella produzione di medicine brevettate.
Tuttavia, il commercio illegale di questo mammifero vulnerabile continua nel mercato nero cinese, decimando le popolazioni nelle praterie a chilometri di distanza e molti ambientalisti hanno notato che le sole restrizioni al commercio non salveranno il mammifero dall’estinzione. Per garantire l’attuazione del divieto, infatti, è almeno necessario rafforzare l’applicazione della legge in tutti i punti del commercio illegale, arrestando bracconieri e trafficanti…
